L’esperienza del lavorare viene oggi a modificarsi in profondità, disorientando i tradizionali processi di soggettivazione e le sue consolidate pratiche organizzative. Per tentare di comprendere le trame sociali del fenomeno occorre allora partire, questa la tesi di fondo del libro, dalla comprensione dell’inedito rapporto tra lavoro e valore così come questo si dispone nelle trame dell’attuale capitalismo cognitivo e biopolitico. In quest’ottica risulta non oltrepassabile una riflessione sul modo in cui il lavoro si inscrive sia rispetto alle contraddizioni del presente - tra cui ad esempio quella territoriale ed ecologica - sia rispetto alle nuove modalità di estrazione del plusvalore, ancorate ora direttamente, con sempre meno mediazioni, negli affetti, nel corpo e nei saperi del lavoro vivo. In altre parole fare i conti con la questione della frantumazione del lavoro significa portare in primo piano la forma dello sfruttamento e del comando capitalistico contemporaneo, perché è in rapporto ad esso, e alle inedite resistenze che qui si manifestano, che tale fenomeno si produce e tenta di assumere una rinnovata, e ad esso adeguata, forma storico-sociale. Il libro presenta, in chiave transdisciplinare, numerosi interventi di autorevoli studiosi, italiani e stranieri, sulla problematica centralità della condizione precaria nel capitalismo contemporaneo e si propone di contribuire ad avviare un significativo supplemento di ricerca sul tema del lavoro, tema tanto rilevante quanto controverso in questo primo scorcio di capitalismo di inizio secolo
Chicchi F., Leonardi E. (2011). Lavoro in frantumi. Condizione precaria, nuovi conflitti e regime neoliberista. VERONA : Ombre Corte.
Lavoro in frantumi. Condizione precaria, nuovi conflitti e regime neoliberista
CHICCHI, FEDERICO;Leonardi E.
2011
Abstract
L’esperienza del lavorare viene oggi a modificarsi in profondità, disorientando i tradizionali processi di soggettivazione e le sue consolidate pratiche organizzative. Per tentare di comprendere le trame sociali del fenomeno occorre allora partire, questa la tesi di fondo del libro, dalla comprensione dell’inedito rapporto tra lavoro e valore così come questo si dispone nelle trame dell’attuale capitalismo cognitivo e biopolitico. In quest’ottica risulta non oltrepassabile una riflessione sul modo in cui il lavoro si inscrive sia rispetto alle contraddizioni del presente - tra cui ad esempio quella territoriale ed ecologica - sia rispetto alle nuove modalità di estrazione del plusvalore, ancorate ora direttamente, con sempre meno mediazioni, negli affetti, nel corpo e nei saperi del lavoro vivo. In altre parole fare i conti con la questione della frantumazione del lavoro significa portare in primo piano la forma dello sfruttamento e del comando capitalistico contemporaneo, perché è in rapporto ad esso, e alle inedite resistenze che qui si manifestano, che tale fenomeno si produce e tenta di assumere una rinnovata, e ad esso adeguata, forma storico-sociale. Il libro presenta, in chiave transdisciplinare, numerosi interventi di autorevoli studiosi, italiani e stranieri, sulla problematica centralità della condizione precaria nel capitalismo contemporaneo e si propone di contribuire ad avviare un significativo supplemento di ricerca sul tema del lavoro, tema tanto rilevante quanto controverso in questo primo scorcio di capitalismo di inizio secoloI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.