Negli studi urbani, quando si parla di classici un posto certamente di rilievo è occupato dalla Scuola Ecologica di Chicago. L’approccio ecologico è forse quello dove “studioso” e “studiati” sono più vicini (a volte quasi indistinguibili), quello che dà più importanza al rapporto tra uomo e territorio, e a come l’individuo si lega ed è condizionato dall’ambiente in cui vive. Riguardo al modo di fare ricerca sottolinea la necessità di “sporcarsi le mani e i bordi dei pantaloni”, di andare cioè sul territorio studiato e rimanerci a lungo e ininterrottamente, “mescolandosi” alla gente che si studia per capirne i problemi da vicino. Il mio contributo si snoda proprio attorno all’attualità di questa Scuola dal punto di vista teorico e metodologico, basandosi su materiale e spunti raccolti in un periodo come Visiting Research Scholar alla New York University. Anzitutto, vengono individuati alcuni autori che sembrano proseguire l’approccio ecologico negli ultimi anni: Elijah Anderson, Mario Small e Mitchell Duneier. Inoltre, sono presentati alcuni estratti di interviste svolte con prestigiosi sociologi statunitensi: Herbert Gans, Harvey Molotch, John Logan, Neil Brenner, Richard Alba e Ruth Horowitz. Attraverso queste interviste cerco di capire meglio l’eredità della Scuola di Chicago negli studi urbani statunitensi, nonchè se e come venga “applicato” oggi l’approccio ecologico nella ricerca empirica.
G. Manella (2009). La Scuola Ecologica di Chicago: un classico ancora attuale. MILANO : FrancoAngeli.
La Scuola Ecologica di Chicago: un classico ancora attuale
MANELLA, GABRIELE
2009
Abstract
Negli studi urbani, quando si parla di classici un posto certamente di rilievo è occupato dalla Scuola Ecologica di Chicago. L’approccio ecologico è forse quello dove “studioso” e “studiati” sono più vicini (a volte quasi indistinguibili), quello che dà più importanza al rapporto tra uomo e territorio, e a come l’individuo si lega ed è condizionato dall’ambiente in cui vive. Riguardo al modo di fare ricerca sottolinea la necessità di “sporcarsi le mani e i bordi dei pantaloni”, di andare cioè sul territorio studiato e rimanerci a lungo e ininterrottamente, “mescolandosi” alla gente che si studia per capirne i problemi da vicino. Il mio contributo si snoda proprio attorno all’attualità di questa Scuola dal punto di vista teorico e metodologico, basandosi su materiale e spunti raccolti in un periodo come Visiting Research Scholar alla New York University. Anzitutto, vengono individuati alcuni autori che sembrano proseguire l’approccio ecologico negli ultimi anni: Elijah Anderson, Mario Small e Mitchell Duneier. Inoltre, sono presentati alcuni estratti di interviste svolte con prestigiosi sociologi statunitensi: Herbert Gans, Harvey Molotch, John Logan, Neil Brenner, Richard Alba e Ruth Horowitz. Attraverso queste interviste cerco di capire meglio l’eredità della Scuola di Chicago negli studi urbani statunitensi, nonchè se e come venga “applicato” oggi l’approccio ecologico nella ricerca empirica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.