Una delle problematiche più stringenti che la ricerca nel settore delle costruzioni è oggi chiamata ad affrontare è rappresentata dal recupero del patrimonio edilizio recente, sia in termini prestazionali che sotto il profilo dell’adeguamento funzionale ed architettonico.In Italia l'ambito del recupero rappresenta infatti circa il 60% di tutto il settore edilizio e potrebbe raggiungere, secondo le previsioni stilate dal CRESME, l'80% nel 2020; a ciò si aggiunge la riflessione aperta sul risparmio di risorse e di materie prime in quanto la maggior parte degli edifici esistenti ha appena raggiunto la metà del suo ciclo di vita e pertanto l'energia primaria, inizialmente consumata per la costruzione, non è mai stata, di fatto, completamente ammortizzata. Se dunque i principi che ispirano i protocolli adottati a livello nazionale per omologare le pratiche di intervento consentono di rappresentare una prima risposta alla tematica della riqualificazione prestazionale del patrimonio esistente, sia in termini energetici che in quello della sicurezza in ambito simico, appare allo stesso tempo necessario formulare indagini più raffinate per compensare il carattere di eterogeneità che connota tale patrimonio. In questo senso la strategia che viene prefigurata è quella di individuare porzioni del patrimonio costruito sufficientemente omogenee per essere trattate a sistema, ovvero un insiemi di edifici accomunati da una serie di indicatori che ne consentano uno studio e una proposizione di strumenti di intervento unitari. Il caso dell’edilizia scolastica costituisce un riferimento esemplare per le istanze poste, sia per la sostanziane uniformità delle caratteristiche morfologiche, funzionali e tipologiche, sia in ragione della capillare diffusione nell’intero territorio nazionale. Lo studio qui riportato prende dunque in esame un significativa esperienza di edilizia scolastica prefabbricata realizzata nel comprensorio bolognese tra gli anni settanta ed ottanta, quale modello su cui applicare una metodologia di valutazione prestazionale e una proposta progettuale di riqualificazione .

R.Gulli, L. Boiardi (2011). RIQUALIFICAZIONE PRESTAZIONALE DEL PATRIMONIO SCOLASTICO. L'esperienza dell'edilizia prefabbricata degli anni settanta a Bologna.. FIRENZE : Alinea.

RIQUALIFICAZIONE PRESTAZIONALE DEL PATRIMONIO SCOLASTICO. L'esperienza dell'edilizia prefabbricata degli anni settanta a Bologna.

GULLI, RICCARDO;BOIARDI, LUCA
2011

Abstract

Una delle problematiche più stringenti che la ricerca nel settore delle costruzioni è oggi chiamata ad affrontare è rappresentata dal recupero del patrimonio edilizio recente, sia in termini prestazionali che sotto il profilo dell’adeguamento funzionale ed architettonico.In Italia l'ambito del recupero rappresenta infatti circa il 60% di tutto il settore edilizio e potrebbe raggiungere, secondo le previsioni stilate dal CRESME, l'80% nel 2020; a ciò si aggiunge la riflessione aperta sul risparmio di risorse e di materie prime in quanto la maggior parte degli edifici esistenti ha appena raggiunto la metà del suo ciclo di vita e pertanto l'energia primaria, inizialmente consumata per la costruzione, non è mai stata, di fatto, completamente ammortizzata. Se dunque i principi che ispirano i protocolli adottati a livello nazionale per omologare le pratiche di intervento consentono di rappresentare una prima risposta alla tematica della riqualificazione prestazionale del patrimonio esistente, sia in termini energetici che in quello della sicurezza in ambito simico, appare allo stesso tempo necessario formulare indagini più raffinate per compensare il carattere di eterogeneità che connota tale patrimonio. In questo senso la strategia che viene prefigurata è quella di individuare porzioni del patrimonio costruito sufficientemente omogenee per essere trattate a sistema, ovvero un insiemi di edifici accomunati da una serie di indicatori che ne consentano uno studio e una proposizione di strumenti di intervento unitari. Il caso dell’edilizia scolastica costituisce un riferimento esemplare per le istanze poste, sia per la sostanziane uniformità delle caratteristiche morfologiche, funzionali e tipologiche, sia in ragione della capillare diffusione nell’intero territorio nazionale. Lo studio qui riportato prende dunque in esame un significativa esperienza di edilizia scolastica prefabbricata realizzata nel comprensorio bolognese tra gli anni settanta ed ottanta, quale modello su cui applicare una metodologia di valutazione prestazionale e una proposta progettuale di riqualificazione .
2011
CARATTERI TIPOLOGICI DEL COSTRUITO E CRITERI DI ADEGUAMENTO TECNOLOGICO ED AMBIENTALE
129
160
R.Gulli, L. Boiardi (2011). RIQUALIFICAZIONE PRESTAZIONALE DEL PATRIMONIO SCOLASTICO. L'esperienza dell'edilizia prefabbricata degli anni settanta a Bologna.. FIRENZE : Alinea.
R.Gulli; L. Boiardi
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