L'articolo offre un'analisi di alcune decisioni giurisprudenziali con cui i giudici di merito (prima) e di legittimità (poi) hanno dato applicazione alla discisplina italiana sul "discorso razzista" (art. 3.1. lett. a) della l. n. 654/1975 e successive modificazioni), che potrebbe presentare alcuni profili di illegittimità costituzionale in relazione all'art. 21 Cost.. Il punto di vista prescelto è quello reraltivo alle argomentazioni utilizzate dai giudici, che sembrano richiamare alcuni topoi argomentativi tipici della giurisprudenza costituzionale sui limiti alla libertà di espressione (ad es. in tema di "limiti logici"; o in tema di "limiti impliciti"). In conclusione, l'autore propone una lettura alternativa della disposizione di legge più coerente con il dato costituzionale, anche alla luce della sent. n. 108/1974 della Corte costituzionale.
Corrado Caruso (2011). Dialettica della libertà di espressione: il "caso Tosi" e la propaganda di idee razziste. ROMA : armando editore.
Dialettica della libertà di espressione: il "caso Tosi" e la propaganda di idee razziste
CARUSO, CORRADO
2011
Abstract
L'articolo offre un'analisi di alcune decisioni giurisprudenziali con cui i giudici di merito (prima) e di legittimità (poi) hanno dato applicazione alla discisplina italiana sul "discorso razzista" (art. 3.1. lett. a) della l. n. 654/1975 e successive modificazioni), che potrebbe presentare alcuni profili di illegittimità costituzionale in relazione all'art. 21 Cost.. Il punto di vista prescelto è quello reraltivo alle argomentazioni utilizzate dai giudici, che sembrano richiamare alcuni topoi argomentativi tipici della giurisprudenza costituzionale sui limiti alla libertà di espressione (ad es. in tema di "limiti logici"; o in tema di "limiti impliciti"). In conclusione, l'autore propone una lettura alternativa della disposizione di legge più coerente con il dato costituzionale, anche alla luce della sent. n. 108/1974 della Corte costituzionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.