Lettura dell'opera di Mies van der Rohe come ricerca estenuante del grado minimo di artificialità nel rapporto tra l’uomo e il suo intorno, quasi si trattasse di trovare un punto di equilibrio sempre più sottile, sempre più preciso e leggero. Il lento processo di questa ricerca continua, durante lo sviluppo di tutta la sua opera, si trasforma in un’estetica compiuta. Sembra che l’atto di riduzione in Mies, l’esigenza di raffinazione progressiva del gesto interpretativo del reale, sia un atto del tutto intellettuale, di carattere più epistemologico che etico; esso corrisponde alla ricerca dell’assottigliamento massimo del filtro tra res e intellectus, alla ricerca della massima precisione dell’ottica di lettura della realtà. Il gesto del perimetrare e coprire è un gesto primordiale che descrive bene questo rapporto nella sua essenza più immediata; è il gesto più naturale e chiaro di insediamento, il ritaglio di un dominio controllato in un ambiente altro o ostile: la natura come la città, luogo sfuggito alle illusioni di controllo della modernità.
A.Esposito (2004). Mies van der Rohe, recingere e coprire: analisi di alcune case. BARI : Mario Adda Editore.
Mies van der Rohe, recingere e coprire: analisi di alcune case
ESPOSITO, ANTONIO
2004
Abstract
Lettura dell'opera di Mies van der Rohe come ricerca estenuante del grado minimo di artificialità nel rapporto tra l’uomo e il suo intorno, quasi si trattasse di trovare un punto di equilibrio sempre più sottile, sempre più preciso e leggero. Il lento processo di questa ricerca continua, durante lo sviluppo di tutta la sua opera, si trasforma in un’estetica compiuta. Sembra che l’atto di riduzione in Mies, l’esigenza di raffinazione progressiva del gesto interpretativo del reale, sia un atto del tutto intellettuale, di carattere più epistemologico che etico; esso corrisponde alla ricerca dell’assottigliamento massimo del filtro tra res e intellectus, alla ricerca della massima precisione dell’ottica di lettura della realtà. Il gesto del perimetrare e coprire è un gesto primordiale che descrive bene questo rapporto nella sua essenza più immediata; è il gesto più naturale e chiaro di insediamento, il ritaglio di un dominio controllato in un ambiente altro o ostile: la natura come la città, luogo sfuggito alle illusioni di controllo della modernità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.