Introduzione. La Leucoencefalopatia Multifocale Progressiva (PML) è una malattia virale rara del Sistema Nervoso Centrale, causata dalla riattivazione del JC virus (John Cunningham virus). Inizialmente era ritenuta una complicanza dei pazienti trapiantati, con neoplasie ematologiche o affetti da HIV; oggi rappresenta anche un importante ostacolo per lo sviluppo e l'impiego di nuovi farmaci nelle patologie autoimmuni. L'obiettivo dello studio è la revisione dei casi di PML indotta da farmaci provenienti dalle maggiori fonti di segnalazioni di ADR, al fine di individuare i singoli farmaci coinvolti e descrivere la presenza di fattori di rischio noti. Metodi. La ricerca in PubMed con il termine MESH "Leukoencephalopathy, Progressive Multifocal/chemically induced", ha permesso di selezionare i relativi case-report/cases-series. Dagli archivi di segnalazione spontanea FDA-AERS (Food and Drug Administration-Adverse Event Reporting System) (2004-2007) e World Health Organization (2004-2007) sono state isolate tutte le segnalazioni di PML, eliminando duplicati e record multipli. I dati provenienti da queste tre fonti, sono stati confrontati per singolo farmaco, classe terapeutica, caratteristiche dei pazienti, patologia di base e provenienza geografica del segnalatore. Risultati. Sono stati identificati 104 farmaci con almeno una segnalazione di PML in almeno una delle tre fonti considerate. In particolare sono stati raccolti 105 case-series/case-report in PubMed riguardanti 140 casi di PML, 192 segnalazioni nel Database FDA-AERS e 41 segnalazioni in quello WHO. Il maggior numero di casi riguarda farmaci immunomodulanti (L01, L04) e antivirali (J05). Tra gli anticorpi monoclonali hanno registrato più di una segnalazione: rituximab, natalizumab, alemtuzumab, infliximab. La PML colpisce indifferentemente maschi e femmine con un'età media di circa 50 anni. Le segnalazioni spontanee provengono più frequentemente dall'Europa e dal Nord America, mentre i case-report dall'Asia. Conclusioni. Il confronto tra letteratura e archivi di segnalazione spontanea ha evidenziato grande difformità tra le varie fonti, con maggiore ricchezza di dati nell'FDA-AERS. Patologie immunodepressive (HIV, disturbi linfoproliferativi e neoplasie) sono ampiamente riconosciute come condizioni predisponenti alla PML, che confondono la valutazione del nesso di causalità tra farmaco e ADR. Tuttavia, numerosi casi di PML si sono riscontrati anche in pazienti affetti da patologie autoimmuni (sclerosi multipla, morbo di Crohn, artrite reumatoide) trattati soprattutto con anticorpi monoclonali. Occorre stabilire se in questi casi la PML sia dovuta all'immunosoppressione complessiva piuttosto che alla singola molecola.

Piccinni C., Sacripanti C., Poluzzi E., Motola D., Magro L., Moretti U., et al. (2008). Leucoencefalopatia Multifocale Progressiva: complicanza dell'immunosoppressione o reazione avversa da farmaci?. ROMA : ISTISAN Congressi.

Leucoencefalopatia Multifocale Progressiva: complicanza dell'immunosoppressione o reazione avversa da farmaci?

PICCINNI, CARLO;SACRIPANTI, CHIARA;POLUZZI, ELISABETTA;MOTOLA, DOMENICO;MONTANARO, NICOLA
2008

Abstract

Introduzione. La Leucoencefalopatia Multifocale Progressiva (PML) è una malattia virale rara del Sistema Nervoso Centrale, causata dalla riattivazione del JC virus (John Cunningham virus). Inizialmente era ritenuta una complicanza dei pazienti trapiantati, con neoplasie ematologiche o affetti da HIV; oggi rappresenta anche un importante ostacolo per lo sviluppo e l'impiego di nuovi farmaci nelle patologie autoimmuni. L'obiettivo dello studio è la revisione dei casi di PML indotta da farmaci provenienti dalle maggiori fonti di segnalazioni di ADR, al fine di individuare i singoli farmaci coinvolti e descrivere la presenza di fattori di rischio noti. Metodi. La ricerca in PubMed con il termine MESH "Leukoencephalopathy, Progressive Multifocal/chemically induced", ha permesso di selezionare i relativi case-report/cases-series. Dagli archivi di segnalazione spontanea FDA-AERS (Food and Drug Administration-Adverse Event Reporting System) (2004-2007) e World Health Organization (2004-2007) sono state isolate tutte le segnalazioni di PML, eliminando duplicati e record multipli. I dati provenienti da queste tre fonti, sono stati confrontati per singolo farmaco, classe terapeutica, caratteristiche dei pazienti, patologia di base e provenienza geografica del segnalatore. Risultati. Sono stati identificati 104 farmaci con almeno una segnalazione di PML in almeno una delle tre fonti considerate. In particolare sono stati raccolti 105 case-series/case-report in PubMed riguardanti 140 casi di PML, 192 segnalazioni nel Database FDA-AERS e 41 segnalazioni in quello WHO. Il maggior numero di casi riguarda farmaci immunomodulanti (L01, L04) e antivirali (J05). Tra gli anticorpi monoclonali hanno registrato più di una segnalazione: rituximab, natalizumab, alemtuzumab, infliximab. La PML colpisce indifferentemente maschi e femmine con un'età media di circa 50 anni. Le segnalazioni spontanee provengono più frequentemente dall'Europa e dal Nord America, mentre i case-report dall'Asia. Conclusioni. Il confronto tra letteratura e archivi di segnalazione spontanea ha evidenziato grande difformità tra le varie fonti, con maggiore ricchezza di dati nell'FDA-AERS. Patologie immunodepressive (HIV, disturbi linfoproliferativi e neoplasie) sono ampiamente riconosciute come condizioni predisponenti alla PML, che confondono la valutazione del nesso di causalità tra farmaco e ADR. Tuttavia, numerosi casi di PML si sono riscontrati anche in pazienti affetti da patologie autoimmuni (sclerosi multipla, morbo di Crohn, artrite reumatoide) trattati soprattutto con anticorpi monoclonali. Occorre stabilire se in questi casi la PML sia dovuta all'immunosoppressione complessiva piuttosto che alla singola molecola.
2008
RIASSUNTI
77
77
Piccinni C., Sacripanti C., Poluzzi E., Motola D., Magro L., Moretti U., et al. (2008). Leucoencefalopatia Multifocale Progressiva: complicanza dell'immunosoppressione o reazione avversa da farmaci?. ROMA : ISTISAN Congressi.
Piccinni C.; Sacripanti C.; Poluzzi E.; Motola D.; Magro L.; Moretti U.; Montanaro N.
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