Lo scritto illustra la versione ad alto livello di iconicità del sistema Andrea Palladio 3D-Geodatabase descritto in altra parte di questo volume installata a Villa Pojana a Pojana Maggiore, una delle ville più belle progettate da Andrea Palladio e a Palazzo Barbaran a Vicenza con lo scopo della valorizzazione in termini di accessibilità – fisica e intellettuale – del sistema rappresentato dal patrimonio palladiano: oltre 54 siti fra ville, palazzi edifici pubblici, chiese e ponti, di proprietà pubblica e privata, distribuiti sull’intero territorio del Veneto. Si tratta di un sistema di videoproiezione che consiste di visualizzare su una dimensione di 3.20 metri x 1.80 metri 1920x1080 pixel, mentre la gestione e l’interazione con i dati multimediali ed i modelli 3D è affidata ad un sistema tipo Nintendo Wii remote. Se la fruizione di un sistema a grande schermo permette agli utenti di sperimentare una fruizione più realistica dei modelli 3D delle ville palladiane, l’uso di un sistema di interazione user-friendly incrementa considerevolmente le possibilità di interazione negli ambienti virtuali permettendo di accedere via Internet a tutti i contenuti multimediali sviluppati dal comitato scientifico del Centro, da storici dell’architettura e archivisti per l’analisi storica e la gestione del patrimonio palladiano. Questo sistema presenta come principali requisiti sia la cognizione spaziale sia la possibilità di interazione e interrogazione in un ambiente virtuale semi-immersivo. Si tratta di un prototipo facilmente espandibile non solo all’intero campo della conservazione, ma anche a quello dei sistemi informativi per gli agglomerati urbani e adatto non solo alla gestione della banca dati per il restauro, ma anche al suo mantenimento nel tempo per il monitoraggio. Alla base del lavoro sono tre concetti fondamentali, le cui implicazioni sono già state illustrate. Il primo é quello relativo all’uso di modelli 3D digitali come restituzione del reale e come metafora dell’oggetto rilevato per la navigazione attraverso i dati. Il secondo concetto utilizzato é quello dell’uso di modelli come sistema conoscitivo architettonico, descrivibile come una collezione di oggetti strutturati, identificati attraverso un preciso vocabolario architettonico. Infine, il lavoro si propone di realizzare nuovi paradigmi e metodologie di Human Computer Interaction sfruttando la combinazione delle tecnologie della realtà virtuale con i più recenti avanzamenti nel campo dei sistemi d’interazione uomo-computer. L’utilizzo di terminali portatili può, infatti, efficacemente aumentare le possibilità d’interazione in ambienti di visualizzazione ad alto livello d’iconicità delegando al sistema remoto la gestione degli strumenti d’interazione. Questo permette da un lato di preservare il senso di presenza dell’utente nell’ambiente virtuale, dall’altro di fornirgli uno strumento per la manipolazione e la visualizzazione dei dati bidimensionali e delle informazioni relative i modelli durante l’esperienza virtuale. Nello scritto, si è indirizzata quindi l'attenzione a questo particolare problema: come realizzare un’efficiente interazione tramite l’uso di grandi schermi?

Strumenti per vedere ad alto livello di iconicità e interagire col 3D database palladiano

GAIANI, MARCO
2011

Abstract

Lo scritto illustra la versione ad alto livello di iconicità del sistema Andrea Palladio 3D-Geodatabase descritto in altra parte di questo volume installata a Villa Pojana a Pojana Maggiore, una delle ville più belle progettate da Andrea Palladio e a Palazzo Barbaran a Vicenza con lo scopo della valorizzazione in termini di accessibilità – fisica e intellettuale – del sistema rappresentato dal patrimonio palladiano: oltre 54 siti fra ville, palazzi edifici pubblici, chiese e ponti, di proprietà pubblica e privata, distribuiti sull’intero territorio del Veneto. Si tratta di un sistema di videoproiezione che consiste di visualizzare su una dimensione di 3.20 metri x 1.80 metri 1920x1080 pixel, mentre la gestione e l’interazione con i dati multimediali ed i modelli 3D è affidata ad un sistema tipo Nintendo Wii remote. Se la fruizione di un sistema a grande schermo permette agli utenti di sperimentare una fruizione più realistica dei modelli 3D delle ville palladiane, l’uso di un sistema di interazione user-friendly incrementa considerevolmente le possibilità di interazione negli ambienti virtuali permettendo di accedere via Internet a tutti i contenuti multimediali sviluppati dal comitato scientifico del Centro, da storici dell’architettura e archivisti per l’analisi storica e la gestione del patrimonio palladiano. Questo sistema presenta come principali requisiti sia la cognizione spaziale sia la possibilità di interazione e interrogazione in un ambiente virtuale semi-immersivo. Si tratta di un prototipo facilmente espandibile non solo all’intero campo della conservazione, ma anche a quello dei sistemi informativi per gli agglomerati urbani e adatto non solo alla gestione della banca dati per il restauro, ma anche al suo mantenimento nel tempo per il monitoraggio. Alla base del lavoro sono tre concetti fondamentali, le cui implicazioni sono già state illustrate. Il primo é quello relativo all’uso di modelli 3D digitali come restituzione del reale e come metafora dell’oggetto rilevato per la navigazione attraverso i dati. Il secondo concetto utilizzato é quello dell’uso di modelli come sistema conoscitivo architettonico, descrivibile come una collezione di oggetti strutturati, identificati attraverso un preciso vocabolario architettonico. Infine, il lavoro si propone di realizzare nuovi paradigmi e metodologie di Human Computer Interaction sfruttando la combinazione delle tecnologie della realtà virtuale con i più recenti avanzamenti nel campo dei sistemi d’interazione uomo-computer. L’utilizzo di terminali portatili può, infatti, efficacemente aumentare le possibilità d’interazione in ambienti di visualizzazione ad alto livello d’iconicità delegando al sistema remoto la gestione degli strumenti d’interazione. Questo permette da un lato di preservare il senso di presenza dell’utente nell’ambiente virtuale, dall’altro di fornirgli uno strumento per la manipolazione e la visualizzazione dei dati bidimensionali e delle informazioni relative i modelli durante l’esperienza virtuale. Nello scritto, si è indirizzata quindi l'attenzione a questo particolare problema: come realizzare un’efficiente interazione tramite l’uso di grandi schermi?
2011
Metodologie integrate per il rilievo, il disegno, la modellazione dell’architettura e della città
173
181
S.Baldissini; M.Gaiani
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/105690
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