"Quello non era un professore come gli altri...". Così scrisse sul "Corriere" Indro Montanelli, allievo nel 1922 di don Marella al liceo di Rieti, città fra le tante in cui il sacerdote insegnò Storia e filosofia per provvedere al proprio mantenimento: Treviso, Pola, Rieti, Ferrara e Bologna, dove infine poté fermarsi. Sacerdote dalla vocazione forte e precoce, Giuseppe Olinto Marella, consacrato nel 1904, era stato infatti sospeso "a divinis" nel 1909. Sanzione dovuta al forte impegno sociale e a metodi ritenuti troppo moderni nell'educazione di giovani e adulti, oltre che all'ospitalità concessa allo scomunicato Romolo Murri, suo amico sin dai tempi del seminario; e che gli venne revocata soltanto dopo sedici lunghi anni. La carità evangelica si accompagnava in lui ad una intelligenza brillante e coltissima, di cui è testimonianza la produzione scientifica raccolta in questo volume e che per la prima volta getta luce su un lato poco noto dell'uomo, del religioso e dell'educatore. Opere da lui tradotte, introdotte e annotate, articoli, appunti, scritti inediti di vario genere, ma sempre testimoni dell'urgenza e al contempo della profondità con cui Marella sentiva il problema del rapporto fra cattolicesimo e modernità. In queste pagine i suoi scritti vengono restituiti dopo molti anni al pubblico, accompagnati, in aiuto alla lettura, da saggi di studiosi e docenti universitari.. G. Olinto Marella (1882-1969), sacerdote, insegnante di Storia e filosofia nei licei dal 1918 al 1948, si è dedicato sin dalla giovinezza al soccorso dell'infanzia abbandonata e di ogni emarginato. Fondatore della Città dei ragazzi a Bologna, resta in questa città la sua eredità, l'Opera Padre Marella, punto di riferimento per ogni sorta di disagio sociale. E' prossimo a conclusione, presso la Congregazione dei Santi, il procedimento per la sua beatificazione.
V. Lagioia (2011). G. Olinto Marella. Studi. 1903-1962. BOLOGNA : Il Mulino.
G. Olinto Marella. Studi. 1903-1962
LAGIOIA, VINCENZO
2011
Abstract
"Quello non era un professore come gli altri...". Così scrisse sul "Corriere" Indro Montanelli, allievo nel 1922 di don Marella al liceo di Rieti, città fra le tante in cui il sacerdote insegnò Storia e filosofia per provvedere al proprio mantenimento: Treviso, Pola, Rieti, Ferrara e Bologna, dove infine poté fermarsi. Sacerdote dalla vocazione forte e precoce, Giuseppe Olinto Marella, consacrato nel 1904, era stato infatti sospeso "a divinis" nel 1909. Sanzione dovuta al forte impegno sociale e a metodi ritenuti troppo moderni nell'educazione di giovani e adulti, oltre che all'ospitalità concessa allo scomunicato Romolo Murri, suo amico sin dai tempi del seminario; e che gli venne revocata soltanto dopo sedici lunghi anni. La carità evangelica si accompagnava in lui ad una intelligenza brillante e coltissima, di cui è testimonianza la produzione scientifica raccolta in questo volume e che per la prima volta getta luce su un lato poco noto dell'uomo, del religioso e dell'educatore. Opere da lui tradotte, introdotte e annotate, articoli, appunti, scritti inediti di vario genere, ma sempre testimoni dell'urgenza e al contempo della profondità con cui Marella sentiva il problema del rapporto fra cattolicesimo e modernità. In queste pagine i suoi scritti vengono restituiti dopo molti anni al pubblico, accompagnati, in aiuto alla lettura, da saggi di studiosi e docenti universitari.. G. Olinto Marella (1882-1969), sacerdote, insegnante di Storia e filosofia nei licei dal 1918 al 1948, si è dedicato sin dalla giovinezza al soccorso dell'infanzia abbandonata e di ogni emarginato. Fondatore della Città dei ragazzi a Bologna, resta in questa città la sua eredità, l'Opera Padre Marella, punto di riferimento per ogni sorta di disagio sociale. E' prossimo a conclusione, presso la Congregazione dei Santi, il procedimento per la sua beatificazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.