Il saggio affronta la storia controversa del rapporto tra le donne e la scienza. Le donne, menzionate in una storia scritta da uomini, si contano sulle dita di due mani. Nel tentativo di far emergere la componente femminile della scienza, Witkowski incontra non poche difficoltà: ha dovuto procedere a indagini delicate, rimbalsando da una biografia tronca a una nota criptata, e soprattutto rimuovere la polvere della sufficienza maschile che i secoli vi hanno deposto. Dalla donna di Cro-Magnon a Dian Fossey, passando per Emilie du Chatelet e Ada Lovelace, le eroine qui descritte eappresentano l'ignota onnipresenza delle donne nel cuore della scienza a dispetto del mito che le vuole genericamente incapaci dirigore logico e di astrazione. Una galleria di ritratti che ci invita alla scoperta della metà femminile della scienza.
C. Tartarini, A. Serra (2008). Troppe belle per il Nobel. La metà femminile della scienza. TORINO : Bollati Boringhieri.
Troppe belle per il Nobel. La metà femminile della scienza
TARTARINI, CHIARA;
2008
Abstract
Il saggio affronta la storia controversa del rapporto tra le donne e la scienza. Le donne, menzionate in una storia scritta da uomini, si contano sulle dita di due mani. Nel tentativo di far emergere la componente femminile della scienza, Witkowski incontra non poche difficoltà: ha dovuto procedere a indagini delicate, rimbalsando da una biografia tronca a una nota criptata, e soprattutto rimuovere la polvere della sufficienza maschile che i secoli vi hanno deposto. Dalla donna di Cro-Magnon a Dian Fossey, passando per Emilie du Chatelet e Ada Lovelace, le eroine qui descritte eappresentano l'ignota onnipresenza delle donne nel cuore della scienza a dispetto del mito che le vuole genericamente incapaci dirigore logico e di astrazione. Una galleria di ritratti che ci invita alla scoperta della metà femminile della scienza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.