Sono passati ormai 30 anni dalla legge che in Italia ha concesso il diritto ai bambini definiti "handicappati" di frequentare la scuola di tutti. Nel corso di questi anni i riferimenti che via via le ricerche proponevano hanno fatto assumere alla Pedagogia Speciale requisiti e peculiarità che hanno determinato prospettive innovatrici negli interventi nel campo dell'educazione e della didattica che vanno al di là dei deficit e orientano i progetti didattico-educativi verso un apprendere e un insegnare che propongono l'emozione di conoscere ed il desiderio di esistere. Con l'inserimento di bambini e ragazzi con deficit nella scuola di tutti, la Pedagogia Speciale si è trovata a dover determinare situazioni di integrazione/inclusione ipotizzando percorsi di intervento sufficientemente meditati e scientificamente finalizzati a rispondere alle esigenze di bisogni originali, potenziando ed aggiornando i modi della didattica per tutti, al di là dei deficit. Il dover entrare nel contesto scuola, nella didattica, senza stravolgere percorsi tradizionalmente agiti, il dover ritrovare spesso in tali percorsi alcune basilari cause producenti le difficoltà nell’apprendere (gli handicap), il dover produrre cambiamenti ed innovazioni finalizzati alla riduzione degli handicap potenziando gli apprendimenti nell’intero gruppo classe e rispettando l’originalità di ciascuno, il dimostrare con evidenza che le ipotesi, i progetti, le prassi erano state la causa dei cambiamenti, del superamento degli handicaps, il dover vincere le resistenze al cambiamento, il doversi raccordare con l’azione terapeutica necessaria da parte delle aree medico-riabilitative e psicologiche, questa è stata la palestra, il complesso campo di ricerca-azione che ha definito la specificità di quella Pedagogia Speciale a cui Alice Imola si riferisce, rilevando e formando competenze e professionalità di alta qualità specialistica. Il testo fa riferimento a riflessioni teoretiche, metodologiche ed operative che sono il risultato di ricerche multi ed interdisciplinari nell’ambito neuro-riabilitativo, della psicologia clinica e della pedagogia speciale realizzate con finanziamenti europei: TEMPUS, INTEGR, SOCRATES/ERASMUS. (cfr. www.unibo.it/emozione)

Le leggi verso le buone prassi dell'integrazione nell'ambito della Pedagogia Speciale / A. Imola. - STAMPA. - (2008), pp. 1-124.

Le leggi verso le buone prassi dell'integrazione nell'ambito della Pedagogia Speciale

IMOLA, ALICE
2008

Abstract

Sono passati ormai 30 anni dalla legge che in Italia ha concesso il diritto ai bambini definiti "handicappati" di frequentare la scuola di tutti. Nel corso di questi anni i riferimenti che via via le ricerche proponevano hanno fatto assumere alla Pedagogia Speciale requisiti e peculiarità che hanno determinato prospettive innovatrici negli interventi nel campo dell'educazione e della didattica che vanno al di là dei deficit e orientano i progetti didattico-educativi verso un apprendere e un insegnare che propongono l'emozione di conoscere ed il desiderio di esistere. Con l'inserimento di bambini e ragazzi con deficit nella scuola di tutti, la Pedagogia Speciale si è trovata a dover determinare situazioni di integrazione/inclusione ipotizzando percorsi di intervento sufficientemente meditati e scientificamente finalizzati a rispondere alle esigenze di bisogni originali, potenziando ed aggiornando i modi della didattica per tutti, al di là dei deficit. Il dover entrare nel contesto scuola, nella didattica, senza stravolgere percorsi tradizionalmente agiti, il dover ritrovare spesso in tali percorsi alcune basilari cause producenti le difficoltà nell’apprendere (gli handicap), il dover produrre cambiamenti ed innovazioni finalizzati alla riduzione degli handicap potenziando gli apprendimenti nell’intero gruppo classe e rispettando l’originalità di ciascuno, il dimostrare con evidenza che le ipotesi, i progetti, le prassi erano state la causa dei cambiamenti, del superamento degli handicaps, il dover vincere le resistenze al cambiamento, il doversi raccordare con l’azione terapeutica necessaria da parte delle aree medico-riabilitative e psicologiche, questa è stata la palestra, il complesso campo di ricerca-azione che ha definito la specificità di quella Pedagogia Speciale a cui Alice Imola si riferisce, rilevando e formando competenze e professionalità di alta qualità specialistica. Il testo fa riferimento a riflessioni teoretiche, metodologiche ed operative che sono il risultato di ricerche multi ed interdisciplinari nell’ambito neuro-riabilitativo, della psicologia clinica e della pedagogia speciale realizzate con finanziamenti europei: TEMPUS, INTEGR, SOCRATES/ERASMUS. (cfr. www.unibo.it/emozione)
2008
128
9788846720092
Le leggi verso le buone prassi dell'integrazione nell'ambito della Pedagogia Speciale / A. Imola. - STAMPA. - (2008), pp. 1-124.
A. Imola
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