Si intende rileggere la figura di Marcello Stefanini negli anni di impegno nell’amministrazione locale di Pesaro (1965-78) prestando particolare attenzione alla sua riflessione sul tema Stato-autonomie. All’interno di un quadro nazionale da sempre bloccato rispetto a ogni riforma di struttura, l’attività politico-amministrativa portata avanti da Stefanini negli anni 60 e 70 sorprende oggi, in sede storiografica, per l’interesse costante mostrato verso l’organizzazione degli enti amministrativi periferici e l’articolazione degli ambiti territoriali. Assessore prima, poi sindaco di Pesaro (la città marchigiana che in quei decenni conobbe il maggiore sviluppo demografico ed economico), a Stefanini va riconosciuta la capacità di non essere caduto in visioni strettamente municipalistiche, mostrando invece nei suoi interventi – sia in consiglio comunale che nelle riunioni di partito – una visione ampia delle libertà locali, intese sia come motore per una riforma “dal basso” della fisionomia dello Stato, sia come stimolo culturale per un rinnovamento interno al sistema dei partiti, con particolare riferimento allo stesso Partito comunista italiano, nel quale Stefanini militava con incarichi via via più importanti. Sono stati presi in considerazione scritti e interventi di Stefanini editi ed inediti, grazie a un’indagine condotta sulle carte dell’Archivio comunale di Pesaro (delibere del consiglio comunale), dell’Archivio centrale dello Stato (fondo «Partiti politici, 1971-1975» versato dal Viminale), dell’Archivio della Federazione comunista pesarese (con particolare attenzione ai resoconti dei convegni degli amministratori comunisti), del Fondo Marcello Stefanini presso l’Istituto Gramsci Marche di Ancona e, infine, dell’Archivio del Partito comunista italiano conservato dalla Fondazione Istituto Gramsci di Roma. In virtù della ricerca svolta, è stato possibile fissare alcuni momenti fondamentali del percorso formativo e politico. Dal 1965 al 1970 Stefanini fu assessore all’«istruzione pubblica, attività culturali, spettacolo e gioventù» del comune di Pesaro, all’interno dell’ultima giunta guidata dal compagno di partito Giorgio De Sabbata. In qualità di assessore, il giovanissimo Stefanini (non ancora trentenne) si misurò subito con due diverse istanze di democratizzazione e di partecipazione sociale cresciute in quegli anni. Da una parte il Sessantotto, conosciuto da Stefanini nell’aspetto più profondo e duraturo: quello della sperimentazione artistica e culturale che ebbe nella Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro (in particolare l’edizione del giugno ’68) uno dei suoi momenti maggiormente significativi. Dall’altra, la spontanea diffusione sul territorio delle strutture consiliari a livello di quartiere. Un tema, quello dei consigli di quartiere, che si affacciò per la prima volta all’interno del consiglio comunale di Pesaro nelle sedute del febbraio-marzo 1967. Stefanini raccolse queste sollecitazioni adoperandosi sia per difendere il festival del cinema dalla repressione poliziesca, sia per creare una serie di strumenti minuti che consentissero un allargamento della partecipazione della cittadinanza alla vita amministrativa dell’ente locale. Solo per fare qualche esempio, sul finire degli anni 60 furono varati, nelle scuole comunali, i consigli dei genitori, mentre all’inizio del 1970 entrò in funzione il consiglio di gestione dei teatri comunali. Nel luglio 1970, a 32 anni, Stefanini venne eletto sindaco. Il suo mandato iniziava in un momento politico caratterizzato, a livello istituzionale, dalla novità rappresentata dalle regioni a statuto ordinario e, a livello socio-economico, dalla forte conflittualità nei luoghi di lavoro. L’emergere di rivendicazioni sindacali di forza e incisività senza precedenti determinò nei primi anni 70 un aumento vistoso della domanda di servizi educativi, sociali e sanitari, mettendo così a durissima prova i bilanci dei comuni, pesantemente falcidiati dalla riforma tributaria.

De Maria C. (2009). Marcello Stefanini, il Comune e le autonomie locali. MILANO : FrancoAngeli.

Marcello Stefanini, il Comune e le autonomie locali

DE MARIA, CARLO
2009

Abstract

Si intende rileggere la figura di Marcello Stefanini negli anni di impegno nell’amministrazione locale di Pesaro (1965-78) prestando particolare attenzione alla sua riflessione sul tema Stato-autonomie. All’interno di un quadro nazionale da sempre bloccato rispetto a ogni riforma di struttura, l’attività politico-amministrativa portata avanti da Stefanini negli anni 60 e 70 sorprende oggi, in sede storiografica, per l’interesse costante mostrato verso l’organizzazione degli enti amministrativi periferici e l’articolazione degli ambiti territoriali. Assessore prima, poi sindaco di Pesaro (la città marchigiana che in quei decenni conobbe il maggiore sviluppo demografico ed economico), a Stefanini va riconosciuta la capacità di non essere caduto in visioni strettamente municipalistiche, mostrando invece nei suoi interventi – sia in consiglio comunale che nelle riunioni di partito – una visione ampia delle libertà locali, intese sia come motore per una riforma “dal basso” della fisionomia dello Stato, sia come stimolo culturale per un rinnovamento interno al sistema dei partiti, con particolare riferimento allo stesso Partito comunista italiano, nel quale Stefanini militava con incarichi via via più importanti. Sono stati presi in considerazione scritti e interventi di Stefanini editi ed inediti, grazie a un’indagine condotta sulle carte dell’Archivio comunale di Pesaro (delibere del consiglio comunale), dell’Archivio centrale dello Stato (fondo «Partiti politici, 1971-1975» versato dal Viminale), dell’Archivio della Federazione comunista pesarese (con particolare attenzione ai resoconti dei convegni degli amministratori comunisti), del Fondo Marcello Stefanini presso l’Istituto Gramsci Marche di Ancona e, infine, dell’Archivio del Partito comunista italiano conservato dalla Fondazione Istituto Gramsci di Roma. In virtù della ricerca svolta, è stato possibile fissare alcuni momenti fondamentali del percorso formativo e politico. Dal 1965 al 1970 Stefanini fu assessore all’«istruzione pubblica, attività culturali, spettacolo e gioventù» del comune di Pesaro, all’interno dell’ultima giunta guidata dal compagno di partito Giorgio De Sabbata. In qualità di assessore, il giovanissimo Stefanini (non ancora trentenne) si misurò subito con due diverse istanze di democratizzazione e di partecipazione sociale cresciute in quegli anni. Da una parte il Sessantotto, conosciuto da Stefanini nell’aspetto più profondo e duraturo: quello della sperimentazione artistica e culturale che ebbe nella Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro (in particolare l’edizione del giugno ’68) uno dei suoi momenti maggiormente significativi. Dall’altra, la spontanea diffusione sul territorio delle strutture consiliari a livello di quartiere. Un tema, quello dei consigli di quartiere, che si affacciò per la prima volta all’interno del consiglio comunale di Pesaro nelle sedute del febbraio-marzo 1967. Stefanini raccolse queste sollecitazioni adoperandosi sia per difendere il festival del cinema dalla repressione poliziesca, sia per creare una serie di strumenti minuti che consentissero un allargamento della partecipazione della cittadinanza alla vita amministrativa dell’ente locale. Solo per fare qualche esempio, sul finire degli anni 60 furono varati, nelle scuole comunali, i consigli dei genitori, mentre all’inizio del 1970 entrò in funzione il consiglio di gestione dei teatri comunali. Nel luglio 1970, a 32 anni, Stefanini venne eletto sindaco. Il suo mandato iniziava in un momento politico caratterizzato, a livello istituzionale, dalla novità rappresentata dalle regioni a statuto ordinario e, a livello socio-economico, dalla forte conflittualità nei luoghi di lavoro. L’emergere di rivendicazioni sindacali di forza e incisività senza precedenti determinò nei primi anni 70 un aumento vistoso della domanda di servizi educativi, sociali e sanitari, mettendo così a durissima prova i bilanci dei comuni, pesantemente falcidiati dalla riforma tributaria.
2009
Il Comune democratico. Autogoverno, territorio e politica a Pesaro negli anni di Marcello Stefanini (1965-1978)
115
137
De Maria C. (2009). Marcello Stefanini, il Comune e le autonomie locali. MILANO : FrancoAngeli.
De Maria C.
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