In occasione della mostra "Giovanni Battista Cavalletto: un miniatore bolognese nell'età di Aspertini", vennero esposte due formelle in terracotta derivate da una delle più celebri incisioni del Mantegna, la cosiddetta Zuffa degli dei marini. Le due formelle fanno parte di un gruppo di quattro frammenti oggi conservati al Museo Civico Medievale di Bologna (Inv. 1567), ma originariamente provenienti da un fregio decorativo marcapiano collocato sulla facciata di palazzo Bordani, poi Taruffi, già in via del Borgo di San Pietro 123 a Bologna, distrutto da un bombardamento nel 1944 . Le formelle, prototipo di produzione fittile a stampo, furono esposte nella mostra quale esempio del fascino che tra XV e XVI secolo le incisioni del maestro padovano, con le loro rievocazioni archeologiche, dovettero esercitare sull’Italia padana.
P. COVA (2008). PLASTICATORE PADANO - COMBATTIMENTO DELLE DIVINITA' MARINE (SCHEDA 3). MILANO : SILVANA EDITORIALE.
PLASTICATORE PADANO - COMBATTIMENTO DELLE DIVINITA' MARINE (SCHEDA 3)
COVA, PAOLO
2008
Abstract
In occasione della mostra "Giovanni Battista Cavalletto: un miniatore bolognese nell'età di Aspertini", vennero esposte due formelle in terracotta derivate da una delle più celebri incisioni del Mantegna, la cosiddetta Zuffa degli dei marini. Le due formelle fanno parte di un gruppo di quattro frammenti oggi conservati al Museo Civico Medievale di Bologna (Inv. 1567), ma originariamente provenienti da un fregio decorativo marcapiano collocato sulla facciata di palazzo Bordani, poi Taruffi, già in via del Borgo di San Pietro 123 a Bologna, distrutto da un bombardamento nel 1944 . Le formelle, prototipo di produzione fittile a stampo, furono esposte nella mostra quale esempio del fascino che tra XV e XVI secolo le incisioni del maestro padovano, con le loro rievocazioni archeologiche, dovettero esercitare sull’Italia padana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.