Il capitolo analizza la fortuna iconografica dell'opera di Catullo e di Orazio. Per quanto riguarda Orazio, viene esaminato prima l'apparato decorativo che accompagna la tradizione manoscritta, quindi si ripercorre la storia delle edizioni oraziane illustrate, dall'edizione di Gruninger (1498), alla tradizione emblematica (in cui spicca l'opera di van Vaen), alla vedutistica legata alla scoperta della villa di Licenza, tra Sette e Ottocento, per giungere alle edizioni illustrate d'artista, tra cui le Odi di Aristide Maillol (1958). Per quanto riguarda Catullo, si prendono in considerazione in particolare i carmi illustrati da De Pisis, da Birolli (con traduzione di Quasimodo), da Cassinari (con traduzione di Ramous) e il singolarissimo libro-epitaffio Nox di Anne Carson (2010).
Citti, F. (2025). Catullo e Orazio. Bologna : Pendragon.
Catullo e Orazio
Francesco Citti
2025
Abstract
Il capitolo analizza la fortuna iconografica dell'opera di Catullo e di Orazio. Per quanto riguarda Orazio, viene esaminato prima l'apparato decorativo che accompagna la tradizione manoscritta, quindi si ripercorre la storia delle edizioni oraziane illustrate, dall'edizione di Gruninger (1498), alla tradizione emblematica (in cui spicca l'opera di van Vaen), alla vedutistica legata alla scoperta della villa di Licenza, tra Sette e Ottocento, per giungere alle edizioni illustrate d'artista, tra cui le Odi di Aristide Maillol (1958). Per quanto riguarda Catullo, si prendono in considerazione in particolare i carmi illustrati da De Pisis, da Birolli (con traduzione di Quasimodo), da Cassinari (con traduzione di Ramous) e il singolarissimo libro-epitaffio Nox di Anne Carson (2010).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


