Il contributo esamina il rapporto tra diritti fondamentali e nuove tecnologie in sanità, con particolare riferimento all’utilizzo dei dati sanitari e genetici. L’analisi muove dalla centralità del dato quale presupposto dell’efficacia delle tecnologie sanitarie e dalla conseguente esigenza di bilanciamento tra tutela della salute, protezione della riservatezza e promozione della ricerca scientifica. In tale prospettiva, il lavoro approfondisce la nozione di amministrazione del rischio e il ruolo del principio di precauzione nella regolazione dell’incertezza tecnologica. Ampio spazio è dedicato alla proposta di regolamento sullo Spazio europeo dei dati sanitari, considerata quale strumento volto a superare le disomogeneità applicative del GDPR e a favorire l’uso primario e secondario dei dati per finalità di cura, ricerca e definizione delle politiche pubbliche, pur nella consapevolezza dell’esistenza di un rischio residuo di reidentificazione. La parte conclusiva si concentra sul sistema di garanzie applicabile alle biobanche e al trattamento dei dati genetici, ricostruendo il quadro normativo europeo e nazionale e sottolineando la necessità di una regolazione rigorosa che assicuri la tutela della dignità, della riservatezza e della salute degli interessati, evitando derive di sfruttamento privatistico del patrimonio informativo e biologico.
Laus, F. (2025). Diritti fondamentali e nuove tecnologie in sanità: utilizzo di dati sanitari e genetici. Napoli : Editoriale scientifica.
Diritti fondamentali e nuove tecnologie in sanità: utilizzo di dati sanitari e genetici
Federico Laus
2025
Abstract
Il contributo esamina il rapporto tra diritti fondamentali e nuove tecnologie in sanità, con particolare riferimento all’utilizzo dei dati sanitari e genetici. L’analisi muove dalla centralità del dato quale presupposto dell’efficacia delle tecnologie sanitarie e dalla conseguente esigenza di bilanciamento tra tutela della salute, protezione della riservatezza e promozione della ricerca scientifica. In tale prospettiva, il lavoro approfondisce la nozione di amministrazione del rischio e il ruolo del principio di precauzione nella regolazione dell’incertezza tecnologica. Ampio spazio è dedicato alla proposta di regolamento sullo Spazio europeo dei dati sanitari, considerata quale strumento volto a superare le disomogeneità applicative del GDPR e a favorire l’uso primario e secondario dei dati per finalità di cura, ricerca e definizione delle politiche pubbliche, pur nella consapevolezza dell’esistenza di un rischio residuo di reidentificazione. La parte conclusiva si concentra sul sistema di garanzie applicabile alle biobanche e al trattamento dei dati genetici, ricostruendo il quadro normativo europeo e nazionale e sottolineando la necessità di una regolazione rigorosa che assicuri la tutela della dignità, della riservatezza e della salute degli interessati, evitando derive di sfruttamento privatistico del patrimonio informativo e biologico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


