176 Sessione V - Ecologia ed etologia. Presentazioni Posters INDAGINE SU ARTROPODI E ALTRI INVERTEBRATI IN AMBIENTI DUNOSI COSTIERI Recente MENTE RESTAURATI: RISULTATI PRELIMINARI S. Francati, L. Ferroni, M. Speranza & M. L. Dindo DiSTA, Università di Bologna, Viale Fanin 42-44, 40127 Bologna E-mail: santolo.francati2@unibo.it Nell’ambito di un progetto di riqualificazione del litorale, riguardante l’area protetta di Foce del Torrente Bevano (Ravenna), stazione del Parco Regionale del Delta del Po, è stata realizzata la copertura vegetale di una duna costruita artificialmente, a seguito dei lavori effettuati nell’inverno 2005/2006 per il riposizionamento della foce del torrente stesso. Per l’intervento sono state utilizzate due specie, l’una delle dune embrionali (Agropyron junceum (L.) Beauv.), l’altra delle dune mobili (Ammophila littoralis (Beauv.) Rothm.). La piantumazione, effettuata a fine ottobre 2006, ha dato luogo, già nella stagione vegetativa 2007, ad una copertura vegetale di discreto sviluppo, aumentata ulteriormente negli anni successivi. A primavera 2010 si è verificato l’avvenuto insediamento spontaneo di invertebrati nel nuovo ambiente, mediante il censimento di artropodi e di altri gruppi. Tale censimento è stato effettuato anche in una duna limitrofa, immediatamente a Sud della foce del torrente. Ciò allo scopo di eseguire un confronto tra la giovane duna e una duna di origine naturale, dove la copertura vegetale presentava la complessità strutturale e floristica propria di un sistema dunoso maturo. La principale tecnica di campionamento utilizzata è stata quella delle trappole a caduta, posizionate a distanza regolare all’interno dell’area vegetata delle dune, parallelamente alla linea di costa. Sono state utilizzate anche le tecniche di raccolta manuale e sfalcio con retino. Dal punto di vista della composizione faunistica, sia nella duna naturale (N) che in quella ricostituita (R) sono stati rinvenuti i seguenti taxa: Isopoda (N=256; R=7), Araneae (N=38; R=5), Acari (N=356; R=246), Orthoptera (N=1; R=11), Neuroptera Myrmeleontidae (N=9; R=15), Diptera (N=1.894; R=1.343), Hemiptera (N=12; R=8), Coleoptera (Carabidae (N=371; R=134), Staphylinidae (N=1-848; R=302), Scarabaeoidea (N=641; R=654), Hymenoptera (Formicidae Myrmicinae (N=657; R=266). Nella sola duna naturale sono stati inoltre rinvenuti Gastropoda (1.218), Pseudoscorpiones (1), Diplopoda Julidae (48), Collembola (70), Blattodea (5), Coleoptera Curculionidae (8). Riguardo alla sostenibilità ambientale dell’intervento di restauro effettuato, il risultato può essere considerato incoraggiante. Dopo un tempo relativamente breve dall’esecuzione dell’intervento (poco più di 3 anni), è, infatti, già stata rinvenuta una comunità di artropodi, e altri invertebrati, ben diversificata e numericamente abbastanza consistente. I dati raccolti potrebbero essere validi anche per costituire una banca dati da utilizzare per caratterizzazioni di studi analoghi.
S. Francati, L. Ferroni, M. Speranza, M.L.Dindo (2011). INDAGINE SU ARTROPODI E ALTRI INVERTEBRATI IN AMBIENTI DUNOSI COSTIERI RECENTEMENTE RESTAURATI: RISULTATI PRELIMINARI. GENOVA : ERREDI.
INDAGINE SU ARTROPODI E ALTRI INVERTEBRATI IN AMBIENTI DUNOSI COSTIERI RECENTEMENTE RESTAURATI: RISULTATI PRELIMINARI
FRANCATI, SANTOLO;FERRONI, LUCIA;SPERANZA, MARIA;DINDO, MARIA LUISA
2011
Abstract
176 Sessione V - Ecologia ed etologia. Presentazioni Posters INDAGINE SU ARTROPODI E ALTRI INVERTEBRATI IN AMBIENTI DUNOSI COSTIERI Recente MENTE RESTAURATI: RISULTATI PRELIMINARI S. Francati, L. Ferroni, M. Speranza & M. L. Dindo DiSTA, Università di Bologna, Viale Fanin 42-44, 40127 Bologna E-mail: santolo.francati2@unibo.it Nell’ambito di un progetto di riqualificazione del litorale, riguardante l’area protetta di Foce del Torrente Bevano (Ravenna), stazione del Parco Regionale del Delta del Po, è stata realizzata la copertura vegetale di una duna costruita artificialmente, a seguito dei lavori effettuati nell’inverno 2005/2006 per il riposizionamento della foce del torrente stesso. Per l’intervento sono state utilizzate due specie, l’una delle dune embrionali (Agropyron junceum (L.) Beauv.), l’altra delle dune mobili (Ammophila littoralis (Beauv.) Rothm.). La piantumazione, effettuata a fine ottobre 2006, ha dato luogo, già nella stagione vegetativa 2007, ad una copertura vegetale di discreto sviluppo, aumentata ulteriormente negli anni successivi. A primavera 2010 si è verificato l’avvenuto insediamento spontaneo di invertebrati nel nuovo ambiente, mediante il censimento di artropodi e di altri gruppi. Tale censimento è stato effettuato anche in una duna limitrofa, immediatamente a Sud della foce del torrente. Ciò allo scopo di eseguire un confronto tra la giovane duna e una duna di origine naturale, dove la copertura vegetale presentava la complessità strutturale e floristica propria di un sistema dunoso maturo. La principale tecnica di campionamento utilizzata è stata quella delle trappole a caduta, posizionate a distanza regolare all’interno dell’area vegetata delle dune, parallelamente alla linea di costa. Sono state utilizzate anche le tecniche di raccolta manuale e sfalcio con retino. Dal punto di vista della composizione faunistica, sia nella duna naturale (N) che in quella ricostituita (R) sono stati rinvenuti i seguenti taxa: Isopoda (N=256; R=7), Araneae (N=38; R=5), Acari (N=356; R=246), Orthoptera (N=1; R=11), Neuroptera Myrmeleontidae (N=9; R=15), Diptera (N=1.894; R=1.343), Hemiptera (N=12; R=8), Coleoptera (Carabidae (N=371; R=134), Staphylinidae (N=1-848; R=302), Scarabaeoidea (N=641; R=654), Hymenoptera (Formicidae Myrmicinae (N=657; R=266). Nella sola duna naturale sono stati inoltre rinvenuti Gastropoda (1.218), Pseudoscorpiones (1), Diplopoda Julidae (48), Collembola (70), Blattodea (5), Coleoptera Curculionidae (8). Riguardo alla sostenibilità ambientale dell’intervento di restauro effettuato, il risultato può essere considerato incoraggiante. Dopo un tempo relativamente breve dall’esecuzione dell’intervento (poco più di 3 anni), è, infatti, già stata rinvenuta una comunità di artropodi, e altri invertebrati, ben diversificata e numericamente abbastanza consistente. I dati raccolti potrebbero essere validi anche per costituire una banca dati da utilizzare per caratterizzazioni di studi analoghi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.