Il contributo offre un'introduzione a "Giorni di guerra" di Giovanni Comisso inquadrandolo in una prospettiva che tiene conto dell'intero vasto arco della narrativa dell'autore. E' completato, come ogni saggio del libro, da una antologia selezionata di passi del testo in questione. Il contributo prolunga il filone degli studi dell'autore che hanno portato nel 2022 alla pubblicazione della monografia "Sfuggente madrepatria. Presenza e assenza del paesaggio nella letteratura italiana della grande guerra" (Franco Cesati), dove il romanzo di Comisso era letto in relazione ai racconti di De Roberto e a "Le scarpe al sole" di Monelli. Qui si mette a fuoco da un lato il rapporto di Comisso con il modello (ribelle ma non solo, soprattutto vitalistico) di Rimbaud, e se ne ridimensiona il dannunzianesimo, ipotesi vulgata ma stantia della critica; si sottolinea la fedeltà di Comisso, ribadita nell'autobiografia del 1951, all'"asssoluta verità dell'attimo", e si evidenzia la peculiarità, non abbastanza esplorata a tutt'oggi, di un libro-diario di guerra nel quale la guerra viene continuamente trasfigurata (non rimossa).
Weber, L. (2025). Giovanni Comisso, "Giorni di guerra". Trieste : EUT Edizioni Università di Trieste.
Giovanni Comisso, "Giorni di guerra"
Luigi Weber
2025
Abstract
Il contributo offre un'introduzione a "Giorni di guerra" di Giovanni Comisso inquadrandolo in una prospettiva che tiene conto dell'intero vasto arco della narrativa dell'autore. E' completato, come ogni saggio del libro, da una antologia selezionata di passi del testo in questione. Il contributo prolunga il filone degli studi dell'autore che hanno portato nel 2022 alla pubblicazione della monografia "Sfuggente madrepatria. Presenza e assenza del paesaggio nella letteratura italiana della grande guerra" (Franco Cesati), dove il romanzo di Comisso era letto in relazione ai racconti di De Roberto e a "Le scarpe al sole" di Monelli. Qui si mette a fuoco da un lato il rapporto di Comisso con il modello (ribelle ma non solo, soprattutto vitalistico) di Rimbaud, e se ne ridimensiona il dannunzianesimo, ipotesi vulgata ma stantia della critica; si sottolinea la fedeltà di Comisso, ribadita nell'autobiografia del 1951, all'"asssoluta verità dell'attimo", e si evidenzia la peculiarità, non abbastanza esplorata a tutt'oggi, di un libro-diario di guerra nel quale la guerra viene continuamente trasfigurata (non rimossa).| File | Dimensione | Formato | |
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