Il presente contributo nasce come parte di una riflessione collettiva, non solo accademica, intorno all'eredità e all'attualità dell'"Esame di coscienza di un letterato" di Renato Serra, che è il testo principale del volume; intorno al saggio di Serra, commentato dal curatore Demetrio Paolin, si distribuiscono scritti vari, firmati da poeti, giornalisti, critici letterari, ognuno libero di osservare l'Esame dal proprio punto di vista professionale, generazionale, umano. L'autore del presente contributo ha deciso di mettere in relazione il proprio presente e il proprio posizionamento nel campo socioculturale, la propria specificità di docente di letteratura, con la dialettica che si istituisce, nei mesi cruciali a cavallo tra il 1914 e il 1915, tra Renato Serra, Alfredo Panzini e Clemente Rebora, in merito alla guerra imminente e poi dichiarata e guerreggiata. In particolare, l'oggetto preso in esame è il "Diario sentimentale della guerra" di Panzini, nelle sue pagine edite e inedite - queste ultime recuperate dall'edizione Pendragon del 2015 - e il peculiare, originale sguardo di Panzini sul conflitto, uno sguardo a distanza, da non combattente ma non da imboscato o disimpegnato, al contrario; uno sguardo non nazionalista anzi cosmopolita, dipendente dal lungo lavoro di insegnante al Politecnico di Milano con allievi di tutta Europa, quasi un altro "europeo di provincia", come Raimondi etichettò Serra; uno sguardo radicalmente antimilitarista, paragonabile solo a quello di Palazzeschi, ma impastato di riflessioni in movimento, di letture e dialoghi, di ascolto e non di rimozione dell'immane tragedia. Un testo, il "Diario sentimentale", in parte dimenticato o sottovalutato, che si vuole invece riconsegnare all'attualità perché capace di raccontare, con le doti laicamente profetiche della letteratura, molto bene anche il presente tempo di guerra e di guerre, e offrire una riflessione non bnaale sul ruolo dell'intellettuale umanista di fronte alla violenza della storia collettiva.
Weber, L. (2025). Esame di coscienza di un professore. Bari : Les Flâneurs Edizioni.
Esame di coscienza di un professore
Luigi Weber
2025
Abstract
Il presente contributo nasce come parte di una riflessione collettiva, non solo accademica, intorno all'eredità e all'attualità dell'"Esame di coscienza di un letterato" di Renato Serra, che è il testo principale del volume; intorno al saggio di Serra, commentato dal curatore Demetrio Paolin, si distribuiscono scritti vari, firmati da poeti, giornalisti, critici letterari, ognuno libero di osservare l'Esame dal proprio punto di vista professionale, generazionale, umano. L'autore del presente contributo ha deciso di mettere in relazione il proprio presente e il proprio posizionamento nel campo socioculturale, la propria specificità di docente di letteratura, con la dialettica che si istituisce, nei mesi cruciali a cavallo tra il 1914 e il 1915, tra Renato Serra, Alfredo Panzini e Clemente Rebora, in merito alla guerra imminente e poi dichiarata e guerreggiata. In particolare, l'oggetto preso in esame è il "Diario sentimentale della guerra" di Panzini, nelle sue pagine edite e inedite - queste ultime recuperate dall'edizione Pendragon del 2015 - e il peculiare, originale sguardo di Panzini sul conflitto, uno sguardo a distanza, da non combattente ma non da imboscato o disimpegnato, al contrario; uno sguardo non nazionalista anzi cosmopolita, dipendente dal lungo lavoro di insegnante al Politecnico di Milano con allievi di tutta Europa, quasi un altro "europeo di provincia", come Raimondi etichettò Serra; uno sguardo radicalmente antimilitarista, paragonabile solo a quello di Palazzeschi, ma impastato di riflessioni in movimento, di letture e dialoghi, di ascolto e non di rimozione dell'immane tragedia. Un testo, il "Diario sentimentale", in parte dimenticato o sottovalutato, che si vuole invece riconsegnare all'attualità perché capace di raccontare, con le doti laicamente profetiche della letteratura, molto bene anche il presente tempo di guerra e di guerre, e offrire una riflessione non bnaale sul ruolo dell'intellettuale umanista di fronte alla violenza della storia collettiva.| File | Dimensione | Formato | |
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