La crisi siriana costituisce un caso paradigmatico delle contraddizioni strut- turali che definiscono il funzionamento del Consiglio di sicurezza (cds) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (onu) (Medzihorsky, Popovic, Jenne, 2017; Frederking, 2023). Dall’inizio delle proteste, nel gennaio 2011, innescate dalla Primavera araba e degenerate progressivamente nella guerra civile, il Consiglio è stato ripetutamente chiamato a esercitare il suo man- dato primario di mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Tuttavia, la sua capacità operativa è risultata compromessa dalle profonde divergenze tra i cinque membri permanenti. Da un lato, Russia e Cina han- no espresso un costante allineamento strategico con il regime di Assad, adot- tando una posizione orientata alla difesa della sovranità nazionale e alla non ingerenza negli affari internazionali. Dall’altro lato, i cosiddetti p3 – Fran- cia, Regno Unito e Stati Uniti – hanno sostenuto le forze di opposizione, ci- tando la “Responsabilità di proteggere” (r2p) come fondamento normativo per un necessario intervento internazionale a tutela dei civili.
Knapp, A., Sguazzini, M. (2025). Una crisi senza risoluzione: La Siria nell’agenda del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Roma : Carocci.
Una crisi senza risoluzione: La Siria nell’agenda del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
Knapp, Andrea;
2025
Abstract
La crisi siriana costituisce un caso paradigmatico delle contraddizioni strut- turali che definiscono il funzionamento del Consiglio di sicurezza (cds) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (onu) (Medzihorsky, Popovic, Jenne, 2017; Frederking, 2023). Dall’inizio delle proteste, nel gennaio 2011, innescate dalla Primavera araba e degenerate progressivamente nella guerra civile, il Consiglio è stato ripetutamente chiamato a esercitare il suo man- dato primario di mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Tuttavia, la sua capacità operativa è risultata compromessa dalle profonde divergenze tra i cinque membri permanenti. Da un lato, Russia e Cina han- no espresso un costante allineamento strategico con il regime di Assad, adot- tando una posizione orientata alla difesa della sovranità nazionale e alla non ingerenza negli affari internazionali. Dall’altro lato, i cosiddetti p3 – Fran- cia, Regno Unito e Stati Uniti – hanno sostenuto le forze di opposizione, ci- tando la “Responsabilità di proteggere” (r2p) come fondamento normativo per un necessario intervento internazionale a tutela dei civili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


