In tutti gli ordinamenti comparati sono previsti istituti che presidiano l’affidabilità delle competenze del giudice e ne incentivano la laboriosità. Riferimento paradigmatico, da questo punto di vista, sono le valutazioni sulla prestazione giudiziaria. A prima vista estranea a logiche efficientistico-incentivanti potrebbe invece apparire la giustizia disciplinare, che trova la sua finalità naturale nella salvaguardia di interessi come il prestigio, l’imparzialità o l’integrità del giudice. Il contributo si propone, per un verso, di verificare se e in che misura l’efficienza rappresenti un bene protetto dal sistema disciplinare e, in tal caso, quali particolarità presenti la sua tutela rispetto a quella delle altre categorie — cercando altresì di identificare, se presente, una tendenza del diritto pubblico comparato sul punto. Per l’altro verso, l’indagine analizza le particolarità dell’esperienza italiana, proponendosi di verificare per tabulas l’utilizzo — più volte segnalato da dottrina e parte della magistratura — della responsabilità disciplinare come strumento per assicurare un’efficienza altrimenti non adeguatamente garantita dalle valutazioni di professionalità.
Vinceti, S.R. (2025). L’efficienza come categoria della responsabilità disciplinare del giudice nel diritto comparato. Torino : G. Giappichelli Editore.
L’efficienza come categoria della responsabilità disciplinare del giudice nel diritto comparato
Silvio Roberto Vinceti
2025
Abstract
In tutti gli ordinamenti comparati sono previsti istituti che presidiano l’affidabilità delle competenze del giudice e ne incentivano la laboriosità. Riferimento paradigmatico, da questo punto di vista, sono le valutazioni sulla prestazione giudiziaria. A prima vista estranea a logiche efficientistico-incentivanti potrebbe invece apparire la giustizia disciplinare, che trova la sua finalità naturale nella salvaguardia di interessi come il prestigio, l’imparzialità o l’integrità del giudice. Il contributo si propone, per un verso, di verificare se e in che misura l’efficienza rappresenti un bene protetto dal sistema disciplinare e, in tal caso, quali particolarità presenti la sua tutela rispetto a quella delle altre categorie — cercando altresì di identificare, se presente, una tendenza del diritto pubblico comparato sul punto. Per l’altro verso, l’indagine analizza le particolarità dell’esperienza italiana, proponendosi di verificare per tabulas l’utilizzo — più volte segnalato da dottrina e parte della magistratura — della responsabilità disciplinare come strumento per assicurare un’efficienza altrimenti non adeguatamente garantita dalle valutazioni di professionalità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


