I “porti invisibili”: sul rapporto tra portuosità e ambienti palustri nel medio e alto adriatico preromano

The research, focused on the section of the Italian coastline from the Po delta to the Conero promontory, aims to investigate the relationship between settlements that were traditionally defined as having a harbour function and their palaeo-environmental context, with particular regard to the pre-Roman period. The lagoonal nature of the environment in which the Etruscan port of Spina flourished has been known since antiquity: the systematisation of old data and new acquisitions now makes it possible to investigate the settlement dynamics of the Po Valley centre and its territory with new awareness. In the same way, detailed analysis also allows us to shed light on the marshy or wetland environments in which other ports were born, traditionally less considered in the literature for this chronological phase, especially along the Marches coastline: the case studies of Ancona and Numana will be discussed here, advancing new reconstructive proposals on the topography of these settlements. The perspective is to establish interpretative models functional to an integrated reading of ports and anchorages in the ancient Adriatic.

La ricerca, incentrata sul tratto di costa italiana che va dal delta del Po al promontorio del Conero, mira a indagare il rapporto tra gli insediamenti tradizionalmente definiti a vocazione portuale e il loro contesto paleoambientale, con particolare riguardo al periodo preromano. La natura lagunare dell’ambiente in cui prosperò il porto etrusco di Spina è nota fin dall’antichità: la sistematizzazione di vecchi dati e nuove acquisizioni consente oggi di indagare con nuova consapevolezza le dinamiche insediative del centro padano e del suo territorio. Allo stesso modo, l’analisi di dettaglio consente di far luce anche sugli ambienti palustri o acquitrinosi in cui nacquero altri porti tradizionalmente meno considerati in letteratura per questa fase cronologica, soprattutto lungo il litorale marchigiano: in questa sede saranno illustrati i casi studio di Ancona e Numana, avanzando nuove proposte ricostruttive sulla topografia di questi insediamenti. La prospettiva è quella di costruire modelli interpretativi funzionali a una lettura organica dei porti e degli approdi nell’Adriatico antico.