Le rotatorie non sono solo strumenti di gestione del traffico, ma segni culturali che raccontano una trasformazione radicale del paesaggio e della percezione dello spazio. Simbolo della modernità circolare e disorientante, esse riflettono una società che ha smarrito la linearità del proprio territorio e cerca nuovi punti di riferimento, estetici e identitari, nel movimento continuo delle sue strade. Le rotonde sono una trasformazione urbana: essa sostituisce l’ortogonalità tradizionale (cardo e decumano) con una forma circolare, simbolo di continuità e movimento, alterando appunto la percezione del paesaggio. È un caso di arte pubblica, vale a dire che le rotatorie possono diventare spazi espositivi per sculture e installazioni, trasformando la viabilità in una galleria d’arte a cielo aperto, anche se le rotonde virtuose sono poche: le sculture di Mauro Staccioli (come quella presso l’uscita Pesaro-Urbino dell’A14) mostrano come un’opera possa dialogare armoniosamente con il paesaggio, creando un rapporto dinamico tra forma, spazio e movimento del viaggiatore.
Corrain, L. (2024). Le rotatorie: una mitologia contemporanea. Milano-Udine : Mimesis Insegne.
Le rotatorie: una mitologia contemporanea
L. Corrain
2024
Abstract
Le rotatorie non sono solo strumenti di gestione del traffico, ma segni culturali che raccontano una trasformazione radicale del paesaggio e della percezione dello spazio. Simbolo della modernità circolare e disorientante, esse riflettono una società che ha smarrito la linearità del proprio territorio e cerca nuovi punti di riferimento, estetici e identitari, nel movimento continuo delle sue strade. Le rotonde sono una trasformazione urbana: essa sostituisce l’ortogonalità tradizionale (cardo e decumano) con una forma circolare, simbolo di continuità e movimento, alterando appunto la percezione del paesaggio. È un caso di arte pubblica, vale a dire che le rotatorie possono diventare spazi espositivi per sculture e installazioni, trasformando la viabilità in una galleria d’arte a cielo aperto, anche se le rotonde virtuose sono poche: le sculture di Mauro Staccioli (come quella presso l’uscita Pesaro-Urbino dell’A14) mostrano come un’opera possa dialogare armoniosamente con il paesaggio, creando un rapporto dinamico tra forma, spazio e movimento del viaggiatore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


