Dai tempi antichi a quelli contemporanei, il pensiero occidentale ha costruito attorno ai soggetti in età adolescenziale narrazioni e rappresentazioni tese a sottolinearne la pericolosità sociale, contribuendo a nutrire un immaginario popolare permeato dalle svilenti metafore del “problema” e della “malattia”. Prendendo le mosse da tali considerazioni, questo studio pone in dialogo la ricerca storico-educativa e pedagogica e quella letteraria per indagare le rappresentazioni dell’essere adolescenti nel contesto attuale dell’Occidente all’interno della letteratura Young Adult contemporanea, individuando nel suo vasto e variegato corpus un territorio narrativo – la Youth Fiction – che racconta storie di ragazze e ragazzi attraverso il loro peculiare sguardo sull’io e sul mondo. Il volume ripercorre le origini, l’evoluzione e gli sviluppi contemporanei della letteratura Young Adult per addentrarsi, quindi, nell’analisi di un corpus internazionale di Youth Fiction comprendente oltre duecento opere pubblicate dagli anni Novanta ad oggi, adottando una postura metodologica fondata su un impianto critico-ermeneutico complesso che intreccia un paradigma indiziario agli strumenti della linguistica e della narratologia cognitiva integrati ad approcci di seconda generazione allo studio cognitivo della letteratura. Emergono così, da tale angolatura di sguardo, elementi narrativi e formali ricorrenti, costanti della Youth Fiction che funzionano quali metafore della condizione adolescenziale, di cui suggeriscono una nuova leggibilità: acqua ed elementi ad essa connessi, epifanie o “attimi perfetti”, profondità e verticalità esistenziali, regioni temporali “sospese”, mostri e selvaggi raccontano l’adolescenza come uno spazio-tempo di possibilità, una regione esistenziale connotata da una straordinaria capacità di visione attiva e profonda. Decostruendo, dunque, vecchi pregiudizi e consolidate age norms, queste metafore svelano il loro potere cognitivo e insieme demiurgico, la loro capacità di rielaborare le categorie del reale dando vita a nuovi modi di dire, pensare, trattare l’adolescenza, ponendo in evidenza l’importanza della Youth Fiction nell’ improntare azioni educative impegnate ad ascoltare questa età e a dimorare nella sua complessità.
Guerzoni, E. (2025). Come un fiume. Adolescenza e Youth Fiction: ritratti di identità metamorfiche. Napoli : La Scuola di Pitagora.
Come un fiume. Adolescenza e Youth Fiction: ritratti di identità metamorfiche
Elena Guerzoni
2025
Abstract
Dai tempi antichi a quelli contemporanei, il pensiero occidentale ha costruito attorno ai soggetti in età adolescenziale narrazioni e rappresentazioni tese a sottolinearne la pericolosità sociale, contribuendo a nutrire un immaginario popolare permeato dalle svilenti metafore del “problema” e della “malattia”. Prendendo le mosse da tali considerazioni, questo studio pone in dialogo la ricerca storico-educativa e pedagogica e quella letteraria per indagare le rappresentazioni dell’essere adolescenti nel contesto attuale dell’Occidente all’interno della letteratura Young Adult contemporanea, individuando nel suo vasto e variegato corpus un territorio narrativo – la Youth Fiction – che racconta storie di ragazze e ragazzi attraverso il loro peculiare sguardo sull’io e sul mondo. Il volume ripercorre le origini, l’evoluzione e gli sviluppi contemporanei della letteratura Young Adult per addentrarsi, quindi, nell’analisi di un corpus internazionale di Youth Fiction comprendente oltre duecento opere pubblicate dagli anni Novanta ad oggi, adottando una postura metodologica fondata su un impianto critico-ermeneutico complesso che intreccia un paradigma indiziario agli strumenti della linguistica e della narratologia cognitiva integrati ad approcci di seconda generazione allo studio cognitivo della letteratura. Emergono così, da tale angolatura di sguardo, elementi narrativi e formali ricorrenti, costanti della Youth Fiction che funzionano quali metafore della condizione adolescenziale, di cui suggeriscono una nuova leggibilità: acqua ed elementi ad essa connessi, epifanie o “attimi perfetti”, profondità e verticalità esistenziali, regioni temporali “sospese”, mostri e selvaggi raccontano l’adolescenza come uno spazio-tempo di possibilità, una regione esistenziale connotata da una straordinaria capacità di visione attiva e profonda. Decostruendo, dunque, vecchi pregiudizi e consolidate age norms, queste metafore svelano il loro potere cognitivo e insieme demiurgico, la loro capacità di rielaborare le categorie del reale dando vita a nuovi modi di dire, pensare, trattare l’adolescenza, ponendo in evidenza l’importanza della Youth Fiction nell’ improntare azioni educative impegnate ad ascoltare questa età e a dimorare nella sua complessità.| File | Dimensione | Formato | |
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