Ai margini dell’umano. Luoghi, scrittura e pensiero di Anna Maria Ortese

Il volume raccoglie i contributi di studiose dell’opera di Anna Maria Ortese, che negli ultimi anni se ne sono occupate nell’orizzonte della prospettiva ecocritica. Il principale intento del libro è quello di presentare delle riflessioni sulla scrittura ortesiana (sia i romanzi e i racconti sia le lettere, i saggi e gli articoli) capaci di mostrarne il fecondo dialogo con altre autrici, pensatori e pensatrici. Il volume si sviluppa infatti intorno a tre nuclei: il primo dedicato ai luoghi, ovvero alle geografie reali e fantastiche dell’opera ortesiana; il secondo rivolto al rapporto con altre scritture; il terzo incentrato sulla relazione con altri sistemi di pensiero / filosofie. Crediamo che sia fondamentale rileggere l’opera di Ortese sottolineandone la radicale apertura: i temi affrontati nei suoi scritti – così come le soluzioni formali a cui approda – necessitano oggi di essere ‘situati’ in un più ampio contesto, non solo letterario. Alcune questioni (tematiche, formali e teoriche) che attraversano tutte le tre sezioni saranno il linguaggio/la lingua, il sacro / non visibile, il rapporto tra ecocritica e femminismi, ecocritica e genere fantastico, lo straniamento, l’abitare.