Un docente di filosofia al Liceo o all'Università spesso si trova a dover soddisfare due esigenze a prima vista difficilmente conciliabili: da un lato, il bisogno di insegnare i contenuti principali del pensiero dei filosofi; dall'altro, il desiderio di coinvolgere gli studenti attraverso il dialogo e l'ascolto delle loro domande e opinioni. Nell'ambito della ricerca intorno alle pratiche filosofiche sono state proposte diverse tecniche e metodologie per facilitare dialoghi filosofici con partecipanti di diverse età, dai bambini agli adulti. Queste pratiche, come la Philosophy for Children di Matthew Lipman o il Dialogo socratico di Leonard Nelson, hanno il vantaggio di creare le condizioni per coinvolgere gli studenti nel processo educativo, ma spesso faticano a soddisfare l'esigenza degli insegnanti di insegnare il pensiero dei filosofi. In questo articolo descrivo una strategia didattica che cerca di tenere insieme entrambe le istanze. Il metodo si articola in due fasi principali. Nella prima, il docente individua le premesse principali dell'argomento che conducono alla tesi che egli intende spiegare alla classe. Nella seconda fase, poiché ogni premessa può essere considerata come una risposta a un'ipotetica domanda, il docente pensa a delle domande che possano condurre la classe ad apprezzare come vere le premesse a favore della tesi finale. Questa analisi permette al docente di immaginarsi un processo dialogico nel corso del quale, tramite domande e risposte, riesce a spiegare una tesi filosofica coinvolgendo attivamente la classe. Nell'articolo fornirò un paio di esempi concreti con tesi filosofiche che tipicamente vengono discusse nel triennio liceale.
Zanetti, L. (2023). Il dialogo maieutico trasmissivo nella didattica della filosofia. Trento : Erickson.
Il dialogo maieutico trasmissivo nella didattica della filosofia
Luca Zanetti
2023
Abstract
Un docente di filosofia al Liceo o all'Università spesso si trova a dover soddisfare due esigenze a prima vista difficilmente conciliabili: da un lato, il bisogno di insegnare i contenuti principali del pensiero dei filosofi; dall'altro, il desiderio di coinvolgere gli studenti attraverso il dialogo e l'ascolto delle loro domande e opinioni. Nell'ambito della ricerca intorno alle pratiche filosofiche sono state proposte diverse tecniche e metodologie per facilitare dialoghi filosofici con partecipanti di diverse età, dai bambini agli adulti. Queste pratiche, come la Philosophy for Children di Matthew Lipman o il Dialogo socratico di Leonard Nelson, hanno il vantaggio di creare le condizioni per coinvolgere gli studenti nel processo educativo, ma spesso faticano a soddisfare l'esigenza degli insegnanti di insegnare il pensiero dei filosofi. In questo articolo descrivo una strategia didattica che cerca di tenere insieme entrambe le istanze. Il metodo si articola in due fasi principali. Nella prima, il docente individua le premesse principali dell'argomento che conducono alla tesi che egli intende spiegare alla classe. Nella seconda fase, poiché ogni premessa può essere considerata come una risposta a un'ipotetica domanda, il docente pensa a delle domande che possano condurre la classe ad apprezzare come vere le premesse a favore della tesi finale. Questa analisi permette al docente di immaginarsi un processo dialogico nel corso del quale, tramite domande e risposte, riesce a spiegare una tesi filosofica coinvolgendo attivamente la classe. Nell'articolo fornirò un paio di esempi concreti con tesi filosofiche che tipicamente vengono discusse nel triennio liceale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


