Gli approcci educativo-animativi nelle strutture residenziali per anziani: una risposta non farmacologica = Socio-educational approaches in residential facilities for older adults: a non-pharmacological response

Il progetto di ricerca si propone di contribuire alla promozione di un cambiamento nella cultura della cura all’interno delle strutture residenziali per anziani fragili e non autosufficienti, approfondendo le complessità della presa in carico e focalizzandosi sulle esperienze vissute dai professionisti sul campo. L’obiettivo è sviluppare un modello di intervento formativo che risponda alle esigenze emergenti, migliorando la qualità della cura e il benessere dei professionisti, anche alla luce dell’emergenza di Covid-19. L’incremento della popolazione anziana ha spinto i servizi a rivedere i propri modelli di intervento e le pratiche esistenti, orientandosi verso approcci biopsicosociali (Coons & Mace, 1996; Kitwood, 1997) e predisponendo piani multidisciplinari capaci di rispondere ai bisogni sanitari, assistenziali e psicosociali (Mitchell & Agnelli, 2015). Di fronte alla necessità di superare approcci puramente sanitari, privilegiando una cura centrata sulla persona, è fondamentale riconsiderare la formazione dei professionisti, promuovendo un cambiamento nelle pratiche e nei modelli di lavoro che rispecchino una prospettiva integrata, in grado di combinare i progetti di vita con quelli di cura nelle strutture residenziali. È essenziale contribuire alla definizione di un modello di apprendimento permanente, quale leva per il benessere, che valorizzi le competenze trasversali, con particolare attenzione alle life skills, al coping e alla resilienza, alla luce del framework LifeComp (Sala et al., 2020). All’interno della prospettiva mixed methods (Trinchero & Robasto, 2019), il disegno di ricerca si articola in: uno studio esplorativo (studio1) con fasi sequenziali (qualitativa e quantitativa); un disegno pre-sperimentale a gruppo solo con pre-test e post-test (studio 2).