«Più gobbo che corpo». Il Dossi hogarthiano della Desinenza in A

The influence of the aesthetics of the “serpentine line” – codified in the Renaissance and Mannerist Art, then systematized by William Hogarth in his Analysis of Beauty – on the literary work of Carlo Dossi is particularly evident in Altrieri and in the Desinenza in A. In Dossi, the “serpentine line”, already for Hogarth a sign of grace and variety, is here transfigured into a stylistic and visual principle that informs not only the narrative structure, but the very vision of the world. In this sense, the figure of the letter S, symbol of eccentricity and mobility, is central, which is semantically and graphically linked to the word AMOR. Dossi assimilates and reformulates Hogarth's aesthetics to give life to a poetics of anti-academic modernity, founded on intricacy, irregular motion and incompleteness as a cipher of reality. A perfect example of this is the “portrait in motion” of the Marchioness Pàola Luzio-Medaglia, a figure that becomes the compositional and graphological manifesto of a poetics that shuns fixity and is fulfilled only in flow.

L’influsso esercitato dall’estetica della “linea serpentina” – codificata nell’alveo dell'arte rinascimentale e manierista, poi sistematizzata da William Hogarth nella sua Analysis of Beauty – sull’opera letteraria di Carlo Dossi, si rileva in particolare nell'Altrieri e nella Desinenza in A. In Dossi, la “linea serpentina”, già per Hogarth segno di grazia e varietà, si trasfigura qui in principio stilistico e visivo che informa non solo la struttura narrativa, ma la stessa visione del mondo. Significativa, in tal senso, è la figura della lettera S, simbolo di bizzarria e mobilità, che si lega semanticamente e graficamente alla parola AMOR. Dossi assimila e riformula l’estetica hogarthiana per dar vita a una poetica della modernità antiaccademica, fondata sull’intrico, sul moto irregolare e sull’incompiutezza come cifra del reale. Ne è esempio compiuto il “ritratto in movimento” della marchesa Pàola Luzio-Medaglia, figura che si fa manifesto compositivo e grafologico di una poetica che rifugge la fissità e si compie solo nel fluire.