Pedagogia visuale

L’idea che l’educazione sia un ambito sottratto agli sguardi di chi non ne è direttamente coinvolto, di fatto secretata, ha avuto come conseguenza una certa fragilità scientifica della pedagogia dovuta alla mancanza di riferimenti in presa diretta sull’esperienza educativa nel suo svolgersi concreto in spazi, relazioni, eventi. Eppure l’educazione tocca emozioni intense, ha una propria drammaturgia fatta di protagonisti e antagonisti, è conflittuale e spesso carica di eros come possiamo cogliere dalla letteratura e dalla filmografia che hanno prodotto tantissime narrazioni mettendo al centro la scuola e l’educazione nei diversi contesti in cui si manifesta. Una plausibile ragione di inconsistenza/inesistenza della pedagogia visuale è che i fenomeni educativi sono sistematicamente sottratti allo sguardo pubblico, anche quando avvengono in contesti pubblici come la scuola e le istituzioni educative. Ciò che accade realmente al loro interno appartiene unicamente agli sguardi degli attori presenti su quella scena: l’insegnante e gli allievi.