L’attività bibliografica di Mariangelo Fiacchi e Pietro Canneti tra costruzione della Biblioteca Classense e commercio librario

The essay sheds light on the bibliographic activity of two monks Pietro Canneti (Cremona 1659 - Faenza 1730) and Mariangelo Fiacchi (Bologna 1688 - Ravenna 1777), who founded the original modern Classense Library in Ravenna. Through the correspondence between them, still preserved today at the Library, it is clear that the Library of those years was still unstable in its bibliographic collection, as a favorite game of Canneti who was not yet concerned with making it an institution with an autonomous future, as the librarian Fiacchi would instead assure it once Canneti died. The analysis of the letters has also shed light on the channels for acquiring books, the practices for identifying them, the criteria for evaluating and estimating them, the prices of printed books and manuscripts, the strategies for negotiating purchases, the methods of indexing, the circulation of printed catalogues of private libraries, and the book traffic abroad. This provides an effective and material framework for the prominent role of the Camaldolese religious order, and in particular of the Classense Library, in the context of publishing and book market in the seventeenth-eighteenth century and in the territory of the entire Papal State.

Il contributo fa luce sull’attività bibliografica dei camaldolesi Pietro Canneti (Cremona 1659 - Faenza 1730) e Mariangelo Fiacchi (Bologna 1688 - Ravenna 1777), ai quali si deve la fondazione della primigenia moderna Biblioteca Classense di Ravenna. Attraverso il carteggio intercorso tra loro, ancora oggi conservato presso la Biblioteca, si evince come la Biblioteca di quegli anni fosse ancora instabile nella sua raccolta bibliografica, quale gioco prediletto del Canneti che non si preoccupa ancora di farne una istituzione con un autonomo futuro, come assicurerà invece ad essa il bibliotecario Fiacchi, ma una volta morto Canneti. L’analisi delle lettere ha permesso, al tempo stesso, di fare luce su canali di acquisizione dei libri, pratiche di loro individuazione, criteri di valutazione e stima, prezzi di stampati e manoscritti, strategie di contrattazione d’acquisto, modalità di indicizzazione, circolazione dei cataloghi a stampa di biblioteche private e traffico librario con l’estero. Ne deriva un inquadramento effettivo e materiale del ruolo di spicco dei Camaldolesi, e in particolare della costruenda Biblioteca Classense, nel contesto bibliotecario e in quello del mercato editoriale e librario sei-settecentesco nel territorio di almeno tutto lo Stato Pontificio.