Il castello di Rontana si trova su una collina rialzata che domina la vallata del Lamone e i suoi piccoli corsi tributari, sia da nord (Sintria), sia da sud (Marzeno), a pochi chilometri dalla città di Faenza e lungo la strada transappenninica che garantiva un collegamento tra Ravenna e il versante tirrenico. Si trova in una posizione strategica. È una caratteristica comune a gran parte dei villaggi fortificati che dal X secolo iniziano a definire il paesaggio dell’Europa medievale. Il sito è conosciuto grazie alle fonti scritte sin dall’anno 960 d.C. in cui viene trattata una enfiteusi di alcune proprietà che si trovano nel territorio faentino “pl(ebe) S(an)c(t)e Marie Castro q(ui) v(ocatur) Rontano”, chieste da due privati al monastero di S. Maria del Sacro Palazzo di Ravenna “q(uo)nda(m) Teodorici”. Il toponimo è già presente nei documenti dell’Archivio arcivescovile di Ravenna, associato alla pieve di S. Maria di Rontana già sul finire del IX secolo, nell’891, ma la posizione di questo edificio non è stata ancora individuata, nonostante diverse evidenze indichino la sua edificazione sull’area sommitale del castello, soprattutto la presenza di una vasta area funeraria situata sulla cima del sito e obliterata tra fine XIII e inizi XIV secolo dalla costruzione di un nuovo impianto fortificatorio. Dal 2007 sono state condotte sul sito della collina di Rontana una serie di campagne di scavi e ricerche ininterrotte e previste anche per l’estate 2025, da parte di un gruppo di ricerca del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, da noi diretto nell’ambito di un più ampio progetto di studio dei castelli delle vallate Appenniniche tra Romagna e Toscana, tra le province di Rimini a sud e l’area metropolitana di Bologna a nord, mentre sul lato ovest sono in corso di scavi e ricognizioni alcuni siti nel territorio di Marradi e Palazzuolo sul Senio, in provincia di Firenze. Le ricerche si sono concentrate su una vasta zona del Monte Rontana, riuscendo a delimitare un’area di insediamento del villaggio fortificato di circa un ettaro, sia sull’area sommitale sia su due pianori posti a nord e a ovest rispetto al nucleo centrale. All’interno di quest’area sono state individuate diverse fasi di fortificazione, partendo dalla più antica riferibile a un periodo compreso tra fine VI e VII secolo, per poi arrivare alle difese in legno del castrum conosciuto dalle fonti e alle diverse cinte murarie in pietra, la prima databile intorno all’XI secolo, la seconda impostata su contesti di fine XIII-inizi XIV secolo, per concludere con le murature in laterizio e con i due torrioni ogivali realizzati intorno a quella che doveva essere l’area del cassero o dongione del castello tardomedievale. All’interno dell’area del castello sono state inoltre identificate abitazioni di diversi tipi – al momento ne sono state individuate quindici - legate a differenti categorie sociali, due case-torri e un vasto quartiere artigianale con distinte fornaci legate alla produzione del vetro e del ferro e un forno da pane per uso comunitario.

Cirelli, E., Ferreri, D. (2025). Il castello di Rontana. Racconto di una scoperta archeologica. Ravenna : Terra.

Il castello di Rontana. Racconto di una scoperta archeologica

Enrico Cirelli
Co-primo
Membro del Collaboration Group
;
2025

Abstract

Il castello di Rontana si trova su una collina rialzata che domina la vallata del Lamone e i suoi piccoli corsi tributari, sia da nord (Sintria), sia da sud (Marzeno), a pochi chilometri dalla città di Faenza e lungo la strada transappenninica che garantiva un collegamento tra Ravenna e il versante tirrenico. Si trova in una posizione strategica. È una caratteristica comune a gran parte dei villaggi fortificati che dal X secolo iniziano a definire il paesaggio dell’Europa medievale. Il sito è conosciuto grazie alle fonti scritte sin dall’anno 960 d.C. in cui viene trattata una enfiteusi di alcune proprietà che si trovano nel territorio faentino “pl(ebe) S(an)c(t)e Marie Castro q(ui) v(ocatur) Rontano”, chieste da due privati al monastero di S. Maria del Sacro Palazzo di Ravenna “q(uo)nda(m) Teodorici”. Il toponimo è già presente nei documenti dell’Archivio arcivescovile di Ravenna, associato alla pieve di S. Maria di Rontana già sul finire del IX secolo, nell’891, ma la posizione di questo edificio non è stata ancora individuata, nonostante diverse evidenze indichino la sua edificazione sull’area sommitale del castello, soprattutto la presenza di una vasta area funeraria situata sulla cima del sito e obliterata tra fine XIII e inizi XIV secolo dalla costruzione di un nuovo impianto fortificatorio. Dal 2007 sono state condotte sul sito della collina di Rontana una serie di campagne di scavi e ricerche ininterrotte e previste anche per l’estate 2025, da parte di un gruppo di ricerca del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, da noi diretto nell’ambito di un più ampio progetto di studio dei castelli delle vallate Appenniniche tra Romagna e Toscana, tra le province di Rimini a sud e l’area metropolitana di Bologna a nord, mentre sul lato ovest sono in corso di scavi e ricognizioni alcuni siti nel territorio di Marradi e Palazzuolo sul Senio, in provincia di Firenze. Le ricerche si sono concentrate su una vasta zona del Monte Rontana, riuscendo a delimitare un’area di insediamento del villaggio fortificato di circa un ettaro, sia sull’area sommitale sia su due pianori posti a nord e a ovest rispetto al nucleo centrale. All’interno di quest’area sono state individuate diverse fasi di fortificazione, partendo dalla più antica riferibile a un periodo compreso tra fine VI e VII secolo, per poi arrivare alle difese in legno del castrum conosciuto dalle fonti e alle diverse cinte murarie in pietra, la prima databile intorno all’XI secolo, la seconda impostata su contesti di fine XIII-inizi XIV secolo, per concludere con le murature in laterizio e con i due torrioni ogivali realizzati intorno a quella che doveva essere l’area del cassero o dongione del castello tardomedievale. All’interno dell’area del castello sono state inoltre identificate abitazioni di diversi tipi – al momento ne sono state individuate quindici - legate a differenti categorie sociali, due case-torri e un vasto quartiere artigianale con distinte fornaci legate alla produzione del vetro e del ferro e un forno da pane per uso comunitario.
2025
164
9788890495625
Cirelli, E., Ferreri, D. (2025). Il castello di Rontana. Racconto di una scoperta archeologica. Ravenna : Terra.
Cirelli, Enrico; Ferreri, Debora
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