La nobiltà della terra. L'esperienza delle Partecipanze Agrarie Emiliane (di Cento e Pieve di Cento).

The “Partecipanza agraria emiliana” is a singular institution of collective property, still alive and operating today, which arose from the community associative spirit in a context of land reclamation and colonisation in the 12th and 13th centuries, when the inhabitants began to reclaim land from the surrounding marshes. This process took place thanks to concessions in emphyteusis, which allowed farmers to obtain rights of use over the land in exchange for maintenance and cultivation commitments. The essay investigates the origins of the settlements of Cento and Pieve di Cento – with insights into other Participation experiences –, two centres equidistant from Bologna, Modena and Ferrara, born from the tenacity of the first inhabitants committed since the 12th century to contesting the waters of the valleys and marshes for land reclamation and cultivation after having been granted in emphyteusis by the abbot of Nonantola and the bishop of Bologna.

La Partecipanza Agraria Emiliana è un singolare istituto di proprietà collettiva, tuttora vivo e operante, scaturito dallo spirito associativo comunitario in un contesto di bonifica e colonizzazione dei terreni nei secoli XII e XIII, quando gli abitanti iniziarono a reclamare le terre dalle paludi circostanti. Questo processo è avvenuto grazie a concessioni in enfiteusi, che hanno permesso ai contadini di ottenere diritti d’uso sulle terre in cambio di impegni di manutenzione e coltivazione. Il saggio indaga le origini degli insediamenti di Cento e Pieve di Cento – con sguardi su altre esperienze di Partecipanza –, due centri equidistanti da Bologna, Modena e Ferrara, nati dalla tenacia dei primi abitanti impegnati fin dal XII secolo a contendere alle acque delle valli e delle paludi terreni da bonificare e coltivare dopo averne avuto la concessione in enfiteusi dall’abate di Nonantola e dal vescovo di Bologna.