Fin dalle sue origini, negli anni ’90, la tecnica dell’attivazione funzionale cerebrale (fMRI, functional Magnetic Resonance Imaging) è stata molto usata non solo per la definizione incruenta di molte funzioni fisiologiche cerebrali, ma anche per le ampie possibilità di impiego nella pratica clinica. Nelle pagine seguenti, saranno presi in considerazione i meccanismi neurofisiologici alla base dell’attivazione corticale, partendo dalla genesi del contrasto BOLD e dall’accoppiamento neurovascolare ed arrivando alla risposta emodinamica. Saranno, quindi, descritte le motivazioni relative all’uso dei paradigmi, saranno illustrati alcuni paradigmi usati nella pratica clinica e verrà spiegato come viene acquisito ed elaborato un esame di attivazione funzionale corticale. Si esamineran-no, infine, vantaggi e limiti della tecnica e le principali applicazioni cliniche.
Cevolani D., Agati R. (2009). Attivazione Corticale. MILANO : Poletto Editore.
Attivazione Corticale
CEVOLANI, DANIELA;AGATI, RAFFAELE
2009
Abstract
Fin dalle sue origini, negli anni ’90, la tecnica dell’attivazione funzionale cerebrale (fMRI, functional Magnetic Resonance Imaging) è stata molto usata non solo per la definizione incruenta di molte funzioni fisiologiche cerebrali, ma anche per le ampie possibilità di impiego nella pratica clinica. Nelle pagine seguenti, saranno presi in considerazione i meccanismi neurofisiologici alla base dell’attivazione corticale, partendo dalla genesi del contrasto BOLD e dall’accoppiamento neurovascolare ed arrivando alla risposta emodinamica. Saranno, quindi, descritte le motivazioni relative all’uso dei paradigmi, saranno illustrati alcuni paradigmi usati nella pratica clinica e verrà spiegato come viene acquisito ed elaborato un esame di attivazione funzionale corticale. Si esamineran-no, infine, vantaggi e limiti della tecnica e le principali applicazioni cliniche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.