Il presente contributo esplora l'evoluzione degli studi di genere, soffermandosi sulla loro natura interdisciplinare e sulla pratica dello "sconfinamento" come cifra distintiva. Dopo aver ripercorso il passaggio dai women's studies ai gender studies, si analizzano le tensioni tra la necessità di un riconoscimento istituzionale e il rischio di una depoliticizzazione dei saperi di genere. Il genere viene concettualizzato non solo come caratteristica individuale, ma come struttura sociale dinamica, prodotta e riprodotta attraverso pratiche quotidiane e dispositivi di potere. Viene inoltre discussa la doppia valenza degli studi di genere come approccio critico trasversale e come potenziale disciplina autonoma, capace di rinnovare le epistemologie tradizionali. In un contesto globale segnato da disuguaglianze e trasformazioni socio-culturali, si evidenzia il valore analitico e politico dell'intersezionalità e dell'ibridazione metodologica. Pur riconoscendo i rischi connessi alla loro istituzionalizzazione, si sottolinea l'importanza di consolidare uno spazio accademico specifico, senza rinunciare alla vocazione trasformativa che ha storicamente animato il campo. Gli studi di genere si confermano, così, strumenti imprescindibili per interrogare criticamente le dinamiche del potere e per immaginare forme alternative di giustizia sociale.
Ghigi, R., Bonvini, E. (2025). Gli studi di genere e l’arte dello sconfinamento : vecchie ambivalenze e nuove sfide. Milano : FrancoAngeli.
Gli studi di genere e l’arte dello sconfinamento : vecchie ambivalenze e nuove sfide
Rossella Ghigi
;Eleonora Bonvini
2025
Abstract
Il presente contributo esplora l'evoluzione degli studi di genere, soffermandosi sulla loro natura interdisciplinare e sulla pratica dello "sconfinamento" come cifra distintiva. Dopo aver ripercorso il passaggio dai women's studies ai gender studies, si analizzano le tensioni tra la necessità di un riconoscimento istituzionale e il rischio di una depoliticizzazione dei saperi di genere. Il genere viene concettualizzato non solo come caratteristica individuale, ma come struttura sociale dinamica, prodotta e riprodotta attraverso pratiche quotidiane e dispositivi di potere. Viene inoltre discussa la doppia valenza degli studi di genere come approccio critico trasversale e come potenziale disciplina autonoma, capace di rinnovare le epistemologie tradizionali. In un contesto globale segnato da disuguaglianze e trasformazioni socio-culturali, si evidenzia il valore analitico e politico dell'intersezionalità e dell'ibridazione metodologica. Pur riconoscendo i rischi connessi alla loro istituzionalizzazione, si sottolinea l'importanza di consolidare uno spazio accademico specifico, senza rinunciare alla vocazione trasformativa che ha storicamente animato il campo. Gli studi di genere si confermano, così, strumenti imprescindibili per interrogare criticamente le dinamiche del potere e per immaginare forme alternative di giustizia sociale.| File | Dimensione | Formato | |
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