Il progetto per Piazza Eremitani a Padova si fonda su una riflessione profonda sul ruolo del vuoto urbano come elemento generatore di senso e ordine nella città storica. Attraverso un dialogo consapevole con i principali monumenti dell’area — l’Arena, la Cappella degli Scrovegni, la Chiesa e il Convento degli Eremitani — l’intervento mira a restituire alla piazza un’identità spaziale forte, trasformando un vuoto indefinito in uno spazio urbano strutturato. Il disegno si articola su una griglia ortogonale ispirata alla giacitura della Chiesa degli Eremitani, generando una sequenza di limiti, quinte sceniche e portici che ricompongono le relazioni tra gli elementi storici e la città contemporanea. La nuova configurazione, basata su interventi misurati e demolizioni strategiche, sovrappone un ulteriore strato progettuale alla complessa stratificazione urbana. Il risultato è un nuovo sistema di spazi pubblici capaci di ricucire il tessuto urbano, rinnovando il legame tra architettura e memoria collettiva.
Braghieri, G., D'Alessandro, M. (2017). Vuoto-Limite-Città. Progetto per Piazza Eremitani a Padova. Parma : Diabasis.
Vuoto-Limite-Città. Progetto per Piazza Eremitani a Padova
Gianni BraghieriCo-primo
;Martina D'AlessandroCo-primo
2017
Abstract
Il progetto per Piazza Eremitani a Padova si fonda su una riflessione profonda sul ruolo del vuoto urbano come elemento generatore di senso e ordine nella città storica. Attraverso un dialogo consapevole con i principali monumenti dell’area — l’Arena, la Cappella degli Scrovegni, la Chiesa e il Convento degli Eremitani — l’intervento mira a restituire alla piazza un’identità spaziale forte, trasformando un vuoto indefinito in uno spazio urbano strutturato. Il disegno si articola su una griglia ortogonale ispirata alla giacitura della Chiesa degli Eremitani, generando una sequenza di limiti, quinte sceniche e portici che ricompongono le relazioni tra gli elementi storici e la città contemporanea. La nuova configurazione, basata su interventi misurati e demolizioni strategiche, sovrappone un ulteriore strato progettuale alla complessa stratificazione urbana. Il risultato è un nuovo sistema di spazi pubblici capaci di ricucire il tessuto urbano, rinnovando il legame tra architettura e memoria collettiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


