-Il concorso per il nuovo Centro Civico, nello storico e popolare quartiere Isola, è stata una delle rare occasioni per conferire un senso all’architettura della città. Al quartiere Isola, che comprende l’area della Stazione Garibaldi, si sono succeduti numerosi concorsi che negli anni non hanno avuto seguito e che hanno delineato quella nuova città anonima che si estende sempre più verso il centro urbano. L’area di progetto, di notevoli dimensioni, è ai margini del nuovo parco chiamato “Biblioteca degli Alberi”, circondato dai fabbricati di quella che viene chiamata la città moderna. Abbiamo proposto un edificio di piccole dimensioni, cerniera tra la città in demolizione e le nuove torri moderne. Rappresentiamo il nostro progetto con un’immagine che lo coglie attraverso un vecchio rosone di una ex fabbrica in demolizione. Nel tempo il rosone è stato sostituito da un orologio che, come quelli delle torri civiche e campanarie e nei frontoni delle chiese e dei municipi, ha sempre connotato la destinazione pubblica di questi spazi. Naturalmente l’orologio è un Capanni di Uscio che ha fornito in tutta Italia queste meraviglie che segnano il tempo. Le richieste ambiziose dell’Amministrazione hanno fatto sì che gran parte dell’edificio fosse destinato a varie e mutevoli destinazioni: quello che dalla metà del secolo scorso affligge il nostro paese con la parola multifunzionale. L’edificio ha una struttura in calcestruzzo su due lati del fabbricato che, come i pilastri di un ponte, sostengono i piani liberi delle diverse attività funzionali e permettono al piano terra di avere uno spazio completamente libero, come quello dei broletti che hanno conservato per secoli il valore civico delle nostre città. Il piano terreno, in virtù della sua pianta completamente libera e permeabile, può accogliere le diverse attività collettive come concerti, conferenze, assemblee al coperto. Due muri attrezzati, spessi circa 3 metri per una lunghezza di circa 25 metri, accoglieranno gli elementi strutturali dei piani sospesi della costruzione, ospitando ai diversi livelli servizi e collegamenti. Nei piani superiori, una successione di lame di Corten definisce un brise soleil che permette di illuminare gli interni. I muri perimetrali sono scanditi da piccole finestre che inquadrano il paesaggio della città circostante, privilegiando le visioni storiche come il Duomo, la Torre del Castello, la Torre Velasca.

Braghieri, G., D'Alessandro, M. (2020). Progetto di concorso per il Centro Civico al quartiere Isola di Milano. Parma : Diabasis.

Progetto di concorso per il Centro Civico al quartiere Isola di Milano

Gianni Braghieri
Primo
;
Martina D'Alessandro
Secondo
2020

Abstract

-Il concorso per il nuovo Centro Civico, nello storico e popolare quartiere Isola, è stata una delle rare occasioni per conferire un senso all’architettura della città. Al quartiere Isola, che comprende l’area della Stazione Garibaldi, si sono succeduti numerosi concorsi che negli anni non hanno avuto seguito e che hanno delineato quella nuova città anonima che si estende sempre più verso il centro urbano. L’area di progetto, di notevoli dimensioni, è ai margini del nuovo parco chiamato “Biblioteca degli Alberi”, circondato dai fabbricati di quella che viene chiamata la città moderna. Abbiamo proposto un edificio di piccole dimensioni, cerniera tra la città in demolizione e le nuove torri moderne. Rappresentiamo il nostro progetto con un’immagine che lo coglie attraverso un vecchio rosone di una ex fabbrica in demolizione. Nel tempo il rosone è stato sostituito da un orologio che, come quelli delle torri civiche e campanarie e nei frontoni delle chiese e dei municipi, ha sempre connotato la destinazione pubblica di questi spazi. Naturalmente l’orologio è un Capanni di Uscio che ha fornito in tutta Italia queste meraviglie che segnano il tempo. Le richieste ambiziose dell’Amministrazione hanno fatto sì che gran parte dell’edificio fosse destinato a varie e mutevoli destinazioni: quello che dalla metà del secolo scorso affligge il nostro paese con la parola multifunzionale. L’edificio ha una struttura in calcestruzzo su due lati del fabbricato che, come i pilastri di un ponte, sostengono i piani liberi delle diverse attività funzionali e permettono al piano terra di avere uno spazio completamente libero, come quello dei broletti che hanno conservato per secoli il valore civico delle nostre città. Il piano terreno, in virtù della sua pianta completamente libera e permeabile, può accogliere le diverse attività collettive come concerti, conferenze, assemblee al coperto. Due muri attrezzati, spessi circa 3 metri per una lunghezza di circa 25 metri, accoglieranno gli elementi strutturali dei piani sospesi della costruzione, ospitando ai diversi livelli servizi e collegamenti. Nei piani superiori, una successione di lame di Corten definisce un brise soleil che permette di illuminare gli interni. I muri perimetrali sono scanditi da piccole finestre che inquadrano il paesaggio della città circostante, privilegiando le visioni storiche come il Duomo, la Torre del Castello, la Torre Velasca.
2020
Identità dell'architettura italiana
50
51
Braghieri, G., D'Alessandro, M. (2020). Progetto di concorso per il Centro Civico al quartiere Isola di Milano. Parma : Diabasis.
Braghieri, Gianni; D'Alessandro, Martina
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/1014555
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