Il presente articolo mira a esaminare la complessa relazione tra il divario digitale e lo sviluppo territoriale in Italia, concentrandosi sull'emergere di soluzioni guidate dalla comunità per colmare le disparità tra aree rurali e urbane. Attraverso l'analisi del modello dei ‘presidi di comunità’, in particolare nel contesto dell'iniziativa ‘South Working’, lo studio esplora come gli spazi collaborativi possano mitigare sia una parte delle criticità dovute all’assenza o alla scarsa densità di infrastruttura tecnologica sia l'isolamento sociale dovuto al telelavoro, soprattutto nelle aree marginalizzate. La ricerca dimostra che un'inclusione digitale efficace richiede un approccio globale che combini infrastrutture fisiche e virtuali, connettività digitale e sistemi di supporto sociale. Il caso studio dell'area delle Madonie e di Cefalù, in Sicilia, illustra come questi ‘presidi di comunità’ possano promuovere lo sviluppo economico e la coesione sociale sostenendo al contempo opportunità di lavoro a distanza dalle aree interne.
Mirabile, M. (In stampa/Attività in corso). Divario Digitale e Sviluppo Territoriale. Il Ruolo del ‘Presidio di Comunità’ nella Mitigazione delle Disuguaglianze tra Aree Rurali e Urbane.. Venezia : Edizioni Ca' Foscari.
Divario Digitale e Sviluppo Territoriale. Il Ruolo del ‘Presidio di Comunità’ nella Mitigazione delle Disuguaglianze tra Aree Rurali e Urbane.
Mario Mirabile
Primo
In corso di stampa
Abstract
Il presente articolo mira a esaminare la complessa relazione tra il divario digitale e lo sviluppo territoriale in Italia, concentrandosi sull'emergere di soluzioni guidate dalla comunità per colmare le disparità tra aree rurali e urbane. Attraverso l'analisi del modello dei ‘presidi di comunità’, in particolare nel contesto dell'iniziativa ‘South Working’, lo studio esplora come gli spazi collaborativi possano mitigare sia una parte delle criticità dovute all’assenza o alla scarsa densità di infrastruttura tecnologica sia l'isolamento sociale dovuto al telelavoro, soprattutto nelle aree marginalizzate. La ricerca dimostra che un'inclusione digitale efficace richiede un approccio globale che combini infrastrutture fisiche e virtuali, connettività digitale e sistemi di supporto sociale. Il caso studio dell'area delle Madonie e di Cefalù, in Sicilia, illustra come questi ‘presidi di comunità’ possano promuovere lo sviluppo economico e la coesione sociale sostenendo al contempo opportunità di lavoro a distanza dalle aree interne.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


