L'analisi degli isotopi stabili (SIA) di campioni storici e antichi, provenienti da istituzioni pubbliche e private, è uno strumento importante per comprendere la paleo-ecologia e la paleo-dieta di specie marine altamente migratorie e in pericolo di estinzione. I SIA sono inoltre poco invasivi e permettono di preservare il valore culturale e storico del materiale analizzato. Tra gli elementi meno studiati e più promettenti, spicca l'isotopo stabile dello zinco (66Zn/64Zn) con crescenti applicazioni nell'ecologia trofica e nella fisiologia di molteplici specie di elasmobranchi. Con questo lavoro indaghiamo se l'analisi degli isotopi stabili di zinco, carbonio e azoto possa essere considerata un utile supporto alle classiche indagini archeo-zoologiche. In questo caso studio eseguiamo molteplici analisi isotopiche (13C/12C, 15N/14N, 66Zn/64Zn) su una colonna vertebrale parziale di squalo bianco del Mediterraneo, Carcharodon carcharias, che rivelano una differenza significativa tra le composizioni isotopiche pre-nascita e post-nascita e confermano lo status di squalo bianco come predatore apicale, con una dieta composta principalmente da cefalopodi e pesci pelagici. Ci aspettiamo inoltre che questo approccio possa essere applicato anche per esplorare le paleo-abitudini delle popolazioni umane antiche e storiche.

Mazzini, A., Mccormack, J., Lugli, F., Tinti, F. (2024). Indagare il potenziale delle innovative analisi degli isotopi stabili su reperti archeozoologici: un caso studio sull'ecologia dello squalo bianco (Carcharodon carcharias)..

Indagare il potenziale delle innovative analisi degli isotopi stabili su reperti archeozoologici: un caso studio sull'ecologia dello squalo bianco (Carcharodon carcharias).

Alexia Mazzini
Writing – Original Draft Preparation
;
Federico Lugli
Methodology
;
Fausto Tinti
Resources
2024

Abstract

L'analisi degli isotopi stabili (SIA) di campioni storici e antichi, provenienti da istituzioni pubbliche e private, è uno strumento importante per comprendere la paleo-ecologia e la paleo-dieta di specie marine altamente migratorie e in pericolo di estinzione. I SIA sono inoltre poco invasivi e permettono di preservare il valore culturale e storico del materiale analizzato. Tra gli elementi meno studiati e più promettenti, spicca l'isotopo stabile dello zinco (66Zn/64Zn) con crescenti applicazioni nell'ecologia trofica e nella fisiologia di molteplici specie di elasmobranchi. Con questo lavoro indaghiamo se l'analisi degli isotopi stabili di zinco, carbonio e azoto possa essere considerata un utile supporto alle classiche indagini archeo-zoologiche. In questo caso studio eseguiamo molteplici analisi isotopiche (13C/12C, 15N/14N, 66Zn/64Zn) su una colonna vertebrale parziale di squalo bianco del Mediterraneo, Carcharodon carcharias, che rivelano una differenza significativa tra le composizioni isotopiche pre-nascita e post-nascita e confermano lo status di squalo bianco come predatore apicale, con una dieta composta principalmente da cefalopodi e pesci pelagici. Ci aspettiamo inoltre che questo approccio possa essere applicato anche per esplorare le paleo-abitudini delle popolazioni umane antiche e storiche.
2024
Preistoria Alpina vol. 54 (2024)
26
26
Mazzini, A., Mccormack, J., Lugli, F., Tinti, F. (2024). Indagare il potenziale delle innovative analisi degli isotopi stabili su reperti archeozoologici: un caso studio sull'ecologia dello squalo bianco (Carcharodon carcharias)..
Mazzini, Alexia; Mccormack, Jeremy; Lugli, Federico; Tinti, Fausto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/1013751
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