Proposito della ricerca è quello di analizzare la fabbrica primo-cinquecentesca della chiesa di Santa Maria dell’Anima in rapporto alle istanze della confraternita, che, disponendone la riedificazione, intendeva non solo promuovere un rinnovamento in grado di esprimere l’identità tedesca, ma anche tradurre sul piano condiviso del linguaggio ‘all’antica’ il tentativo di primeggiare nella contesa instaurata con gli altri sodalizi nazionali, a loro volta fautori in quella fase della ricostruzione o dell’ampliamento delle proprie chiese. A tal fine, è stato, in primo luogo, preso in considerazione il contesto urbano che avrebbe fatto da cornice a questa rivalità, ovvero l’area circostante il campus agonis, insieme alle principali trasformazioni cui questa sarebbe andata incontro tra la fine del Quindicesimo e l’inizio del Sedicesimo secolo. In secondo luogo, sono state vagliate le modifiche apportate allo spazio interno della chiesa dell’Anima rispetto all’edificio quattrocentesco, per comprendere la consistenza delle trasformazioni e quanto della preesistenza sia stato effettivamente mantenuto. L’indagine è stata condotta attraverso la rilettura e la valutazione critica della documentazione già nota inerente alla fabbrica, così come delle principali posizioni storiografiche relative alla sua interpretazione. Sono state svolte, altresì, ulteriori ricerche d’archivio, che hanno permesso di individuare una controperizia inedita, decisiva per stabilire il ruolo dei provvisori della confraternita nelle scelte architettoniche compiute per stabilire la nuova configurazione dell’edificio. Lo studio ha permesso di delineare con maggiore chiarezza l’effettiva consistenza delle variazioni apportate in fase costruttiva rispetto al programma costruttivo del 1499, di comprendere quali strategie siano state messe in atto per rendere l’edificio una centralità urbana, nonché di chiarire definitivamente il peso della confraternita nella definizione delle soluzioni architettoniche, finanche di dettaglio, introdotte nella fabbrica
Bova, S. (2023). La chiesa di Santa Maria dell'Anima e il suo spazio interno. Scelte simboliche e soluzioni architettoniche nel contesto della renovatio urbis Romæ. ROMA : Campisano editore Srl..
La chiesa di Santa Maria dell'Anima e il suo spazio interno. Scelte simboliche e soluzioni architettoniche nel contesto della renovatio urbis Romæ
BOVA S
2023
Abstract
Proposito della ricerca è quello di analizzare la fabbrica primo-cinquecentesca della chiesa di Santa Maria dell’Anima in rapporto alle istanze della confraternita, che, disponendone la riedificazione, intendeva non solo promuovere un rinnovamento in grado di esprimere l’identità tedesca, ma anche tradurre sul piano condiviso del linguaggio ‘all’antica’ il tentativo di primeggiare nella contesa instaurata con gli altri sodalizi nazionali, a loro volta fautori in quella fase della ricostruzione o dell’ampliamento delle proprie chiese. A tal fine, è stato, in primo luogo, preso in considerazione il contesto urbano che avrebbe fatto da cornice a questa rivalità, ovvero l’area circostante il campus agonis, insieme alle principali trasformazioni cui questa sarebbe andata incontro tra la fine del Quindicesimo e l’inizio del Sedicesimo secolo. In secondo luogo, sono state vagliate le modifiche apportate allo spazio interno della chiesa dell’Anima rispetto all’edificio quattrocentesco, per comprendere la consistenza delle trasformazioni e quanto della preesistenza sia stato effettivamente mantenuto. L’indagine è stata condotta attraverso la rilettura e la valutazione critica della documentazione già nota inerente alla fabbrica, così come delle principali posizioni storiografiche relative alla sua interpretazione. Sono state svolte, altresì, ulteriori ricerche d’archivio, che hanno permesso di individuare una controperizia inedita, decisiva per stabilire il ruolo dei provvisori della confraternita nelle scelte architettoniche compiute per stabilire la nuova configurazione dell’edificio. Lo studio ha permesso di delineare con maggiore chiarezza l’effettiva consistenza delle variazioni apportate in fase costruttiva rispetto al programma costruttivo del 1499, di comprendere quali strategie siano state messe in atto per rendere l’edificio una centralità urbana, nonché di chiarire definitivamente il peso della confraternita nella definizione delle soluzioni architettoniche, finanche di dettaglio, introdotte nella fabbricaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


