Il saggio si propone di analizzare le modalità di rappresentazione della figura di Domenico di Calaruega nella produzione storiografica bolognese bassomedievale. Il tema è complesso, poiché i termini che lo definiscono – memoria, Domenico, produzione storica locale – individuano alcuni punti critici assai importanti e articolati: in primo luogo, la costruzione ‘interna’ della memoria di Domenico e, dunque, la «politica della santità» dell’ordine dei Predicatori a partire dagli anni ’30 del XIII secolo; in secondo luogo, il cliché/pregiudizio sui Domenicani come temibili e intransigenti inquisitori in virtù dell’esempio del loro fondatore; in terzo luogo, la peculiare natura della storiografia bolognese fra XIII e XV secolo e l’eventuale influenza su di essa della costruzione memoriale interna all’ordine; in quarto luogo, il contesto storico nel quale si dipanò l’azione di Domenico a Bologna. si tratta, infatti, di quel secolo XIII – già definito dagli studiosi il secolo d’oro della storia cittadina e, ora, anche il secolo breve – che fu un vero e proprio laboratorio di sperimentazioni politiche fra comune, Studium, chiesa cittadina, ordini mendicanti, e che deve essere proiettato sul più ampio scenario del conflitto fra Papato e Impero, della politica antiereticale promossa dalla chiesa di Roma a partire da Innocenzo III, dell’istituzionalizzazione degli ordini mendicanti.
ROVERSI MONACO, F. (2025). La memoria di Domenico nella storiografia cittadina fra XIII e XV secolo. Roma : Viella.
La memoria di Domenico nella storiografia cittadina fra XIII e XV secolo
Francesca Roversi Monaco
2025
Abstract
Il saggio si propone di analizzare le modalità di rappresentazione della figura di Domenico di Calaruega nella produzione storiografica bolognese bassomedievale. Il tema è complesso, poiché i termini che lo definiscono – memoria, Domenico, produzione storica locale – individuano alcuni punti critici assai importanti e articolati: in primo luogo, la costruzione ‘interna’ della memoria di Domenico e, dunque, la «politica della santità» dell’ordine dei Predicatori a partire dagli anni ’30 del XIII secolo; in secondo luogo, il cliché/pregiudizio sui Domenicani come temibili e intransigenti inquisitori in virtù dell’esempio del loro fondatore; in terzo luogo, la peculiare natura della storiografia bolognese fra XIII e XV secolo e l’eventuale influenza su di essa della costruzione memoriale interna all’ordine; in quarto luogo, il contesto storico nel quale si dipanò l’azione di Domenico a Bologna. si tratta, infatti, di quel secolo XIII – già definito dagli studiosi il secolo d’oro della storia cittadina e, ora, anche il secolo breve – che fu un vero e proprio laboratorio di sperimentazioni politiche fra comune, Studium, chiesa cittadina, ordini mendicanti, e che deve essere proiettato sul più ampio scenario del conflitto fra Papato e Impero, della politica antiereticale promossa dalla chiesa di Roma a partire da Innocenzo III, dell’istituzionalizzazione degli ordini mendicanti.| File | Dimensione | Formato | |
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