Questo contributo intende posizionarsi, in modo non solo sottrattivo, al centro dello spazio della riproduzione sociale e della cura (del corpo e del territorio e più in generale della vita) come un punto inaggirabile di osservazione e interrogazione del presente. Ad essere in crisi è prima di tutto la forma binaria che organizzava, distinguendole in un rapporto di stretta interdipendenza funzionale (e di subordinazione della seconda alla prima), la sfera della produzione e la sfera della riproduzione sociale. Al fine di posizionarci in modo utile in seno a questa confusione, allora, non potevamo che decidere di situare il nostro sguardo nel cuore stesso della proposta teorico-pratica dei femminismi. Convintx che solo da quella straordinaria esperienza di riflessione, ancora oggi in continua trasformazione, sia possibile estrarre degli strumenti concettuali utili per orientarci politicamente nel guado del presente. Anche il femminismo, come ogni altra pratica, è ovviamente investito dai continui processi di scomposizione di marca neoliberale e sconta, al suo interno, divisioni e differenze che nel testo sono tenuti ben presenti. Questo contributo prova così ad attraversare, a partire dalle variegate proposte del pensiero femminista il tema dell’estrazione del valore e della centralità dello sfruttamento dei corpi nel capitalismo neoliberale. L’idea di fondo è quella di individuare, a partire dall’elogio della loro marginalità (intesa, in primo luogo, come capacità di segnare i confini delle nuove gerarchizzazioni sociali che altrimenti si produrrebbero senza poter essere conosciute) quelle pratiche etiche e politiche emergenti che desiderano un farsi del comune e che possono seguendo tale prospettiva divenire così dei punti di riferimento per il rilancio di inedite e radicali pratiche istituenti.
Chicchi, F. (2024). Neoliberalismo, crisi e centralità della riproduzione sociale. Desiderare nuovi assemblaggi e nuove alleanze. Verona : ombre corte.
Neoliberalismo, crisi e centralità della riproduzione sociale. Desiderare nuovi assemblaggi e nuove alleanze
Chicchi F.
2024
Abstract
Questo contributo intende posizionarsi, in modo non solo sottrattivo, al centro dello spazio della riproduzione sociale e della cura (del corpo e del territorio e più in generale della vita) come un punto inaggirabile di osservazione e interrogazione del presente. Ad essere in crisi è prima di tutto la forma binaria che organizzava, distinguendole in un rapporto di stretta interdipendenza funzionale (e di subordinazione della seconda alla prima), la sfera della produzione e la sfera della riproduzione sociale. Al fine di posizionarci in modo utile in seno a questa confusione, allora, non potevamo che decidere di situare il nostro sguardo nel cuore stesso della proposta teorico-pratica dei femminismi. Convintx che solo da quella straordinaria esperienza di riflessione, ancora oggi in continua trasformazione, sia possibile estrarre degli strumenti concettuali utili per orientarci politicamente nel guado del presente. Anche il femminismo, come ogni altra pratica, è ovviamente investito dai continui processi di scomposizione di marca neoliberale e sconta, al suo interno, divisioni e differenze che nel testo sono tenuti ben presenti. Questo contributo prova così ad attraversare, a partire dalle variegate proposte del pensiero femminista il tema dell’estrazione del valore e della centralità dello sfruttamento dei corpi nel capitalismo neoliberale. L’idea di fondo è quella di individuare, a partire dall’elogio della loro marginalità (intesa, in primo luogo, come capacità di segnare i confini delle nuove gerarchizzazioni sociali che altrimenti si produrrebbero senza poter essere conosciute) quelle pratiche etiche e politiche emergenti che desiderano un farsi del comune e che possono seguendo tale prospettiva divenire così dei punti di riferimento per il rilancio di inedite e radicali pratiche istituenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


