Nello scenario in mutamento della pandemia da Covid-19, le reiterate situazioni di emergenza hanno contribuito a rendere più complesso, articolato e contraddittorio il quadro delle politiche sociosanitarie e delle pratiche di salute comunitaria. A fronte di iniziative che hanno sperimentato nuovi spazi di incontro e operatività, immaginando possibili comunità di cura, i servizi di salute territoriale hanno attraversato una complessa fase di ridefinizione delle politiche del rischio, tra richieste di delega e mandato di controllo. Le iniziative che negli anni seguenti hanno preso forma all’insegna del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del successivo DM 77 nel contesto italiano hanno inoltre concorso a infittire ulteriormente il quadro delle dinamiche in corso e i tentativi di mettere a sistema le lezioni apprese in seguito alla crisi generata dall’emergenza sanitaria. In questo quadro mutevole di eventi e di processi, è necessario approfondire la riflessione antropologica intorno a due fuochi di analisi: da un lato l’impatto della pandemia nel ripensamento delle politiche, dei modelli organizzativi e delle prassi relative alla prevenzione e alla promozione della salute; dall’altro il crescente riconoscimento dell’importanza del coinvolgimento della società civile nelle sue diverse forme di aggregazione nella realizzazione di tali prassi. La relazione fra questi due livelli è infatti terreno fertile di analisi critica, vista la sua specifica declinazione nei diversi contesti regionali, nazionali e internazionali e i differenti modi di confrontarsi con le ineguaglianze sociali e le vulnerabilità strutturali
Quaranta, I., Minelli, M. (2025). Antropologia medica e promozione della salute. Ripensare i servizi sociosanitari e sperimentare le comunità di cura attraverso la pandemia. Perugia : Morlacchi Editore U.P. [10.61014/ITACA/vol17].
Antropologia medica e promozione della salute. Ripensare i servizi sociosanitari e sperimentare le comunità di cura attraverso la pandemia
Quaranta Ivo
;
2025
Abstract
Nello scenario in mutamento della pandemia da Covid-19, le reiterate situazioni di emergenza hanno contribuito a rendere più complesso, articolato e contraddittorio il quadro delle politiche sociosanitarie e delle pratiche di salute comunitaria. A fronte di iniziative che hanno sperimentato nuovi spazi di incontro e operatività, immaginando possibili comunità di cura, i servizi di salute territoriale hanno attraversato una complessa fase di ridefinizione delle politiche del rischio, tra richieste di delega e mandato di controllo. Le iniziative che negli anni seguenti hanno preso forma all’insegna del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del successivo DM 77 nel contesto italiano hanno inoltre concorso a infittire ulteriormente il quadro delle dinamiche in corso e i tentativi di mettere a sistema le lezioni apprese in seguito alla crisi generata dall’emergenza sanitaria. In questo quadro mutevole di eventi e di processi, è necessario approfondire la riflessione antropologica intorno a due fuochi di analisi: da un lato l’impatto della pandemia nel ripensamento delle politiche, dei modelli organizzativi e delle prassi relative alla prevenzione e alla promozione della salute; dall’altro il crescente riconoscimento dell’importanza del coinvolgimento della società civile nelle sue diverse forme di aggregazione nella realizzazione di tali prassi. La relazione fra questi due livelli è infatti terreno fertile di analisi critica, vista la sua specifica declinazione nei diversi contesti regionali, nazionali e internazionali e i differenti modi di confrontarsi con le ineguaglianze sociali e le vulnerabilità strutturaliFile | Dimensione | Formato | |
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