Mi è sempre piaciuta alla follia una cosa del Giovane Holden: lui vedeva dentro un’esperienza ordinaria e quotidiana qualcosa che c’era, ma che nessun altro notava, perché restava sullo sfondo, in quarta fila. Ninni era così. Vedeva delle cose che c’erano e che poi capivamo essere importanti, ma che senza di lui non riuscivamo a percepire, perché sedevano in quarto fila, dietro altre su cui ci affannavamo e che ci sembravano più importanti: vedeva le scienze cognitive dietro la filosofia del linguaggio, la riproduzione dietro l’economia, le possibilità del corpo dietro i ragionamenti della mente, la giovinezza dietro le baronie dell’accademia: è stato “colui che salva i ragazzi, afferrandoli un attimo prima che cadano nel burrone mentre giocano in un campo di segale”. Quando nessun altro gli dà una reale possibilità. In questo articolo ne indagheremo il lascito e le specificità.
Paolucci, C. (2024). Il giovane Holden. Roma : Editori Riuniti.
Il giovane Holden
PAOLUCCI CLAUDIO
Primo
2024
Abstract
Mi è sempre piaciuta alla follia una cosa del Giovane Holden: lui vedeva dentro un’esperienza ordinaria e quotidiana qualcosa che c’era, ma che nessun altro notava, perché restava sullo sfondo, in quarta fila. Ninni era così. Vedeva delle cose che c’erano e che poi capivamo essere importanti, ma che senza di lui non riuscivamo a percepire, perché sedevano in quarto fila, dietro altre su cui ci affannavamo e che ci sembravano più importanti: vedeva le scienze cognitive dietro la filosofia del linguaggio, la riproduzione dietro l’economia, le possibilità del corpo dietro i ragionamenti della mente, la giovinezza dietro le baronie dell’accademia: è stato “colui che salva i ragazzi, afferrandoli un attimo prima che cadano nel burrone mentre giocano in un campo di segale”. Quando nessun altro gli dà una reale possibilità. In questo articolo ne indagheremo il lascito e le specificità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.