I materiali e l’identità aziendale. Industrie siderurgiche e mostre d’arte negli anni Sessanta

This essay examines art exhibitions promoted by Italian steel companies in the late 1950s and early 1960s to assess the role of industrial patronage in promoting cultural, aesthetic, and corporate values. Sponsored by Cornigliano and Italsider, these shows not only proved to be successful in building a unified corporate image but also authentic expressions of a complex cultural mediation effort proposed by the companies. When considered as a whole system, the initiatives of the steel industry depict a highly articulated framework resulting from the professional collaboration among various participants – artists, workers, executives – who contributed to the full integration of the industrial system into the field of artistic production and its related exhibition contexts. At the same time, they were tangible evidence of the rise of corporate patronage, fostering the direct involvement of aesthetic activity in social and productive life, which found some of its highest outcomes in art exhibitions.

Il saggio esamina le mostre d’arte promosse dalle imprese siderurgiche italiane tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta per valutare il ruolo del mecenatismo industriale nella promozione dei valori culturali, estetici e aziendali. Sponsorizzate dalla Cornigliano e dall’Italsider, le mostre si dimostrarono non solo efficaci mezzi nella costruzione di un’immagine aziendale unificata, ma anche autentiche espressioni di una complessa opera di mediazione culturale proposta dalle aziende. Se considerate nel loro insieme, le iniziative dell’industria siderurgica restituiscono un quadro molto articolato, frutto della collaborazione professionale tra diversi attori – artisti, operai, dirigenti – che contribuirono al pieno ingresso del sistema industriale nel campo della produzione artistica e nei contesti espositivi ad essa collegati. Allo stesso tempo, esse furono testimonianze concrete del diffondersi di un mecenatismo industriale teso a promuovere il coinvolgimento diretto dell’attività estetica nella vita sociale e produttiva, che trovò alcuni dei suoi esiti più alti nelle mostre d’arte.