La congiuntura sfavorevole ha esteso i suoi effetti restrittivi sull’offerta di mezzi finanziari da parte degli Istituti di credito. Le imprese agricole possono risentire sfavorevolmente di tale situazione e possono trovarsi in situazioni di difficoltà per sostenere l’autofinanziamento. Con riferiemento all'impiego dei fattori produttivi, la domanda di terreni continua ad essere sostenuta da operatori non agricoli. Dopo la fase di assestamento osservata nel 2008, i valori hanno ripreso a salire, complice il flusso di risorse finanziarie di natura extra agricola che continua ad alimentare il mercato fondiario e che contribuisce a sostenere la domanda. Nell’ultimo anno le quotazioni hanno fatto registrare un incremento dell’ordine del 4,9% per i seminativi e per i frutteti, mentre per i vigneti il progresso sarebbe stato dell’ordine del 1,6%. Con riferimento al decennio che va dal 2000 al 2009, i tassi medi annui di crescita si sono mantenuti su valori decisamente sostenuti, pari rispettivamente al 5,3% per i seminativi, al 4,7% per i vigneti e al 4,0% per i frutteti. Con riferimento agli altri fattori produttivi, emerge come le spese sostenute dagli agricoltori per l’acquisto dei beni intermedi abbiano segnato un modesto contenimento, beneficiando del calo dei prezzi di alcuni mezzi tecnici, in particolare concimi, mangimi e combustibili. Per quanto riguarda il lavoro, il modesto incremento dell’occupazione agricola ha interessato soltanto il lavoro autonomo, mentre l’occupazione dipendente si è sensibilmente ridotta.
Tirelli L., Lombardi P., Ghelfi R., Bertolini P. (2010). Il credito e l'impiego dei fattori produttivi. RIMINI : Maggioli Editore.
Il credito e l'impiego dei fattori produttivi
GHELFI, RINO;
2010
Abstract
La congiuntura sfavorevole ha esteso i suoi effetti restrittivi sull’offerta di mezzi finanziari da parte degli Istituti di credito. Le imprese agricole possono risentire sfavorevolmente di tale situazione e possono trovarsi in situazioni di difficoltà per sostenere l’autofinanziamento. Con riferiemento all'impiego dei fattori produttivi, la domanda di terreni continua ad essere sostenuta da operatori non agricoli. Dopo la fase di assestamento osservata nel 2008, i valori hanno ripreso a salire, complice il flusso di risorse finanziarie di natura extra agricola che continua ad alimentare il mercato fondiario e che contribuisce a sostenere la domanda. Nell’ultimo anno le quotazioni hanno fatto registrare un incremento dell’ordine del 4,9% per i seminativi e per i frutteti, mentre per i vigneti il progresso sarebbe stato dell’ordine del 1,6%. Con riferimento al decennio che va dal 2000 al 2009, i tassi medi annui di crescita si sono mantenuti su valori decisamente sostenuti, pari rispettivamente al 5,3% per i seminativi, al 4,7% per i vigneti e al 4,0% per i frutteti. Con riferimento agli altri fattori produttivi, emerge come le spese sostenute dagli agricoltori per l’acquisto dei beni intermedi abbiano segnato un modesto contenimento, beneficiando del calo dei prezzi di alcuni mezzi tecnici, in particolare concimi, mangimi e combustibili. Per quanto riguarda il lavoro, il modesto incremento dell’occupazione agricola ha interessato soltanto il lavoro autonomo, mentre l’occupazione dipendente si è sensibilmente ridotta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.