Gli inizi del secolo XX sono caratterizzati in Italia da un periodo di grande sviluppo economico, che favorisce processi di modernizzazione e di riforma. Questo processo non è solo italiano ma si inserisce nel trend internazionale più ampio che caratterizza il periodo della seconda rivoluzione industriale. Nel titolo del saggio infatti si fa ricorso al concetto di “nebulosa riformatrice” elaborato da Christian Topalov per il caso francese per lo stesso periodo storico, perché anche nel caso italiano questo concetto riesce a descrivere in modo esemplare la realtà di quel periodo. In primo luogo perché in Italia proprio per contrasto con il precedente rischio di svolta reazionaria di fine secolo, il “discorso riformatore” precede in un certo senso l’effettiva realizzazione di importanti riforme. Inoltre, perchè, come nel caso francese, si tratta non di una rete ben strutturata e organizzata, ma di una nebulosa in cui si muovono attori molto diversi, attorno a luoghi e reticoli e con obiettivi che evolvono rapidamente. Alla base in entrambi i paesi è il ricorso ad un linguaggio comune basato sulla necessità condivisa di una modernizzazione guidata dalla scienza, in particolare da una serie di nuove discipline capaci di intervenire anche sul terreno sociale. Il mio intervento si concentrerà sulla medicina del lavoro italiana, in particolare sulla nascita della “Clinica del lavoro” e la fondazione dell’organizzazione nazionale e internazionale dei medici del lavoro, durante l’Esposizione Universale del 1906 a Milano. Tuttavia, un peso importante verrà dato anche agli altri componenti della nebulosa che interagivano con la medicina del lavoro: dagli enti e organismi privati e pubblici, come l’Umanitaria e l’Ufficio del Lavoro del Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, ai luoghi dove invece si sviluppavano saperi e competenze: come le riviste, i congressi, e quella particolare e interessantissima stagione delle grandi inchieste sui mondi del lavoro che caratterizzò il primo quarto del secolo.
Pellegrino, A. (2024). La “nebulosa riformatrice” in Italia agli inizi del XX secolo e la medicina del lavoro. Roma : Carocci.
La “nebulosa riformatrice” in Italia agli inizi del XX secolo e la medicina del lavoro
Anna Pellegrino
2024
Abstract
Gli inizi del secolo XX sono caratterizzati in Italia da un periodo di grande sviluppo economico, che favorisce processi di modernizzazione e di riforma. Questo processo non è solo italiano ma si inserisce nel trend internazionale più ampio che caratterizza il periodo della seconda rivoluzione industriale. Nel titolo del saggio infatti si fa ricorso al concetto di “nebulosa riformatrice” elaborato da Christian Topalov per il caso francese per lo stesso periodo storico, perché anche nel caso italiano questo concetto riesce a descrivere in modo esemplare la realtà di quel periodo. In primo luogo perché in Italia proprio per contrasto con il precedente rischio di svolta reazionaria di fine secolo, il “discorso riformatore” precede in un certo senso l’effettiva realizzazione di importanti riforme. Inoltre, perchè, come nel caso francese, si tratta non di una rete ben strutturata e organizzata, ma di una nebulosa in cui si muovono attori molto diversi, attorno a luoghi e reticoli e con obiettivi che evolvono rapidamente. Alla base in entrambi i paesi è il ricorso ad un linguaggio comune basato sulla necessità condivisa di una modernizzazione guidata dalla scienza, in particolare da una serie di nuove discipline capaci di intervenire anche sul terreno sociale. Il mio intervento si concentrerà sulla medicina del lavoro italiana, in particolare sulla nascita della “Clinica del lavoro” e la fondazione dell’organizzazione nazionale e internazionale dei medici del lavoro, durante l’Esposizione Universale del 1906 a Milano. Tuttavia, un peso importante verrà dato anche agli altri componenti della nebulosa che interagivano con la medicina del lavoro: dagli enti e organismi privati e pubblici, come l’Umanitaria e l’Ufficio del Lavoro del Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, ai luoghi dove invece si sviluppavano saperi e competenze: come le riviste, i congressi, e quella particolare e interessantissima stagione delle grandi inchieste sui mondi del lavoro che caratterizzò il primo quarto del secolo.File | Dimensione | Formato | |
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