Il tentativo del progetto, e di questo lessico del primo quaderno Next, è quello di suggerire alcune piste per poter risignificare, risemantizzare e quasi reinventare la città (per riprendere alcuni termini che i diversi autori adottano in queste pagine), a partire proprio da quegli spazi minori e liminari, spesso invisibili (ma per chi?), come lo sono i frammenti, i vuoti e gli inciampi che “aprono archivi e contro-archivi sulle geografie urbane di quelle parti di città a lungo considerate vuoti”, gli interstizi. Da qui emerge ancora l’esigenza di sperimentare “nuove grammatiche” per l’inchiesta urbana, con un’attenzione particolare alla subalternità di alcuni luoghi e di chi li abita e li vive, li percorre. Ed è in questa direzione che si muove il lessico condiviso, provando a dare alcune risposte alla domanda “per chi è la città del futuro?”, ovvero una questione di fondo del progetto NEXT-CITIES. I nove contributi qui proposti si dislocano mediante un trittico che contempla approcci teorici, metodi di ricerca e indagini sul campo. Ed è proprio l’articolazione fra queste istanze e pratiche che costituisce in qualche modo il fil rouge.
Bonazzi, A., Frixa, E. (2024). Fabula speculativa, frammento, infrastruttura, sutura algoritmica (Bologna). Cagliari : UNICApress [10.13125/unicapress.978-88-3312-158-1].
Fabula speculativa, frammento, infrastruttura, sutura algoritmica (Bologna)
Alessandra Bonazzi
;Emanuele Frixa
2024
Abstract
Il tentativo del progetto, e di questo lessico del primo quaderno Next, è quello di suggerire alcune piste per poter risignificare, risemantizzare e quasi reinventare la città (per riprendere alcuni termini che i diversi autori adottano in queste pagine), a partire proprio da quegli spazi minori e liminari, spesso invisibili (ma per chi?), come lo sono i frammenti, i vuoti e gli inciampi che “aprono archivi e contro-archivi sulle geografie urbane di quelle parti di città a lungo considerate vuoti”, gli interstizi. Da qui emerge ancora l’esigenza di sperimentare “nuove grammatiche” per l’inchiesta urbana, con un’attenzione particolare alla subalternità di alcuni luoghi e di chi li abita e li vive, li percorre. Ed è in questa direzione che si muove il lessico condiviso, provando a dare alcune risposte alla domanda “per chi è la città del futuro?”, ovvero una questione di fondo del progetto NEXT-CITIES. I nove contributi qui proposti si dislocano mediante un trittico che contempla approcci teorici, metodi di ricerca e indagini sul campo. Ed è proprio l’articolazione fra queste istanze e pratiche che costituisce in qualche modo il fil rouge.| File | Dimensione | Formato | |
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