Gennadij (†1505), Di famiglia aristocratica, entrò nel monastero di Varlaam intorno al 1430. Archimandrita del monastero Čudov nel Cremlino di Mosca, diventò arcivescovo di Novgorod e Pskov (1484), dopo che Novgorod aveva perso la sua indipendenza. Inizialmente fautore della politica del gran principe, si trovò successivamente in disaccordo col potere moscovita; assieme a Iosif Volockij combatté l'eresia detta dei ‘giudaizzanti', che godeva delle simpatie del gran principe Ivan III. Attento osservatore degli eventi europei del tempo, G. ordinò la stesura dei Discorsi del messo dell’imperatore, dedicati alla nascita dell'inquisizione in Spagna. Per iniziativa di G. fu assemblato il primo codice slavo-ecclesiastico completo della Bibbia, la cosiddetta Bibbia di Gennadij (1499), per la quale alcuni libri dell'Antico Testamento furono tradotti dalla Vulgata latina. Lo stesso G. prese parte attiva al lavoro con l'aiuto del domenicano croato Venjamin. Dopo due tentativi falliti ottenne la condanna al rogo per gli eretici, ma fu accusato di simonia e rimosso dall'incarico per volontà del principe. Bibliografia: V. Tomelleri, Traduzioni dal latino nella Slavia ortodossa, in Lo spazio letterario del Medioevo. 3. Le culture circostanti, Vol.III, Le culture slave, a cura di M. Capaldo, Roma 2006: pp. 499-520.
Alberti, A. (2023). Gennadiusz z Nowogrodu Wielkiego i pierwsza słowiańska Biblia. Łódz : Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego [10.18778/8331-225-5].
Gennadiusz z Nowogrodu Wielkiego i pierwsza słowiańska Biblia
Alberto alberti
2023
Abstract
Gennadij (†1505), Di famiglia aristocratica, entrò nel monastero di Varlaam intorno al 1430. Archimandrita del monastero Čudov nel Cremlino di Mosca, diventò arcivescovo di Novgorod e Pskov (1484), dopo che Novgorod aveva perso la sua indipendenza. Inizialmente fautore della politica del gran principe, si trovò successivamente in disaccordo col potere moscovita; assieme a Iosif Volockij combatté l'eresia detta dei ‘giudaizzanti', che godeva delle simpatie del gran principe Ivan III. Attento osservatore degli eventi europei del tempo, G. ordinò la stesura dei Discorsi del messo dell’imperatore, dedicati alla nascita dell'inquisizione in Spagna. Per iniziativa di G. fu assemblato il primo codice slavo-ecclesiastico completo della Bibbia, la cosiddetta Bibbia di Gennadij (1499), per la quale alcuni libri dell'Antico Testamento furono tradotti dalla Vulgata latina. Lo stesso G. prese parte attiva al lavoro con l'aiuto del domenicano croato Venjamin. Dopo due tentativi falliti ottenne la condanna al rogo per gli eretici, ma fu accusato di simonia e rimosso dall'incarico per volontà del principe. Bibliografia: V. Tomelleri, Traduzioni dal latino nella Slavia ortodossa, in Lo spazio letterario del Medioevo. 3. Le culture circostanti, Vol.III, Le culture slave, a cura di M. Capaldo, Roma 2006: pp. 499-520.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


