Koloman (ungh. Kálmán) I ‘il Bibliofilo’ (1074-1116), re d’Ungheria dal 1095 al 1116, dal 1108 compare nelle fonti con il titolo di ‘re d’Ungheria, Slavonia, Croazia e Dalmazia’. Inizialmente destinato alla carriera ecclesiastica, Koloman intraprese studi di alto livello (da cui il soprannome di ‘Bibliofilo’). Salì al trono grazie all’appoggio polacco, lasciando all’erede designato (Álmos) una parte del regno (Tertia pars Regni) come appannaggio. Poco dopo l’incoronazione, condusse una vittoriosa campagna in Croazia (1097), che si concluse con la morte di Petar Svačić (Snačić), l’ultimo re di Croazia (ca 1093-1097) prima dell’annessione del regno alla corona ungherese (che durerà fino al 1918). La battaglia decisiva si svolse nella Croazia centrale, presso il monte Gvozd (che da allora prese il nome di Petrova Gora ‘monte di Petar’). In seguito alla sconfitta militare la nobiltà croata siglò un accordo con Koloman (i cosiddetti Pacta conventa, che alcuni storici ritengono essere un falso di età successiva), in base al quale i due regni, croato e ungherese, sarebbero stati retti da un solo sovrano. Nel 1105, Koloman mosse nuovamente il suo esercito sul litorale dalmata, occupando anche numerose isole e città fino ad allora appartenenti a Venezia. Proprio in chiave antiveneziana sono da leggersi le relazioni diplomatiche allacciate in quegli anni dalla corona ungherese con l’impero bizantino: Koloman negoziò infatti il matrimonio (1105 ca) della cugina Piroska (la futura sant’Irene d’Ungheria) con Giovanni Comneno, figlio di Alessio I. L’attiva politica matrimoniale di Koloman proseguì nel 1112, quando il re ungherese sposò (in seconde nozze) Eutimia, figlia del gran principe di Kiev, Vladimir Monomach (1053-1125); dopo pochi mesi di matrimonio, tuttavia, Eutimia fu accusata di adulterio e costretta al divorzio. Oltre ai successi militari e alla sua accorta diplomazia, Koloman deve la sua fama all’instancabile attività di legislatore e amministratore, volta soprattutto a consolidare e regolamentare il sistema feudale, rafforzando al tempo stesso le prerogative della chiesa e del governo centrale. Bibliografia: G. Moravcsik, Byzantium and the Magyars, Budapest 1970; J. Ferluga, L’amministrazione bizantina in Dalmazia, Venezia 1978; Z.J. Kosztolnyik, From Coloman the Learned to Béla III (1095-1196): Hungarian domestic policies and their impact upon foreign affairs, New York 1987; Steindorff 2008.

Alberti, A. (2023). Koloman, Chorwacja i Bizancjum. Łódz : Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego [10.18778/8331-225-5].

Koloman, Chorwacja i Bizancjum

Alberto alberti
2023

Abstract

Koloman (ungh. Kálmán) I ‘il Bibliofilo’ (1074-1116), re d’Ungheria dal 1095 al 1116, dal 1108 compare nelle fonti con il titolo di ‘re d’Ungheria, Slavonia, Croazia e Dalmazia’. Inizialmente destinato alla carriera ecclesiastica, Koloman intraprese studi di alto livello (da cui il soprannome di ‘Bibliofilo’). Salì al trono grazie all’appoggio polacco, lasciando all’erede designato (Álmos) una parte del regno (Tertia pars Regni) come appannaggio. Poco dopo l’incoronazione, condusse una vittoriosa campagna in Croazia (1097), che si concluse con la morte di Petar Svačić (Snačić), l’ultimo re di Croazia (ca 1093-1097) prima dell’annessione del regno alla corona ungherese (che durerà fino al 1918). La battaglia decisiva si svolse nella Croazia centrale, presso il monte Gvozd (che da allora prese il nome di Petrova Gora ‘monte di Petar’). In seguito alla sconfitta militare la nobiltà croata siglò un accordo con Koloman (i cosiddetti Pacta conventa, che alcuni storici ritengono essere un falso di età successiva), in base al quale i due regni, croato e ungherese, sarebbero stati retti da un solo sovrano. Nel 1105, Koloman mosse nuovamente il suo esercito sul litorale dalmata, occupando anche numerose isole e città fino ad allora appartenenti a Venezia. Proprio in chiave antiveneziana sono da leggersi le relazioni diplomatiche allacciate in quegli anni dalla corona ungherese con l’impero bizantino: Koloman negoziò infatti il matrimonio (1105 ca) della cugina Piroska (la futura sant’Irene d’Ungheria) con Giovanni Comneno, figlio di Alessio I. L’attiva politica matrimoniale di Koloman proseguì nel 1112, quando il re ungherese sposò (in seconde nozze) Eutimia, figlia del gran principe di Kiev, Vladimir Monomach (1053-1125); dopo pochi mesi di matrimonio, tuttavia, Eutimia fu accusata di adulterio e costretta al divorzio. Oltre ai successi militari e alla sua accorta diplomazia, Koloman deve la sua fama all’instancabile attività di legislatore e amministratore, volta soprattutto a consolidare e regolamentare il sistema feudale, rafforzando al tempo stesso le prerogative della chiesa e del governo centrale. Bibliografia: G. Moravcsik, Byzantium and the Magyars, Budapest 1970; J. Ferluga, L’amministrazione bizantina in Dalmazia, Venezia 1978; Z.J. Kosztolnyik, From Coloman the Learned to Béla III (1095-1196): Hungarian domestic policies and their impact upon foreign affairs, New York 1987; Steindorff 2008.
2023
Słowianie. Historia, kultury i języki
329
330
Alberti, A. (2023). Koloman, Chorwacja i Bizancjum. Łódz : Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego [10.18778/8331-225-5].
Alberti, Alberto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/1011118
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