Tărnovo (od. Veliko Tărnovo) fu sede di un’intensa attività letteraria fin dai suoi esordi come capitale del secondo impero bulgaro (1186). La maggior parte degli studiosi riserva la definizione di ‘scuola letteraria di Tărnovo’ (tărnovska knižovna škola) all’attività letteraria degli ultimi decenni del XIV secolo, con particolare riferimento agli anni di patriarcato di Eutimio (1375-1393) e alla riforma ortografico-testuale da questi promossa. Da questo punto di vista, il centro principale della ‘scuola letteraria’ è rappresentato dal monastero della Santa Trinità, non lontano da Tărnovo. Nella letteratura scientifica è però diffusa anche un’accezione più ampia del concetto, secondo cui la ‘scuola letteraria di Tărnovo’ comprenderebbe anche l’attività dei letterati precedenti (nella maggior parte dei casi anonimi), soprattutto quelli che operarono durante il lungo regno di Ivan Aleksandăr (1331-1371) e che posero le basi per la successiva sistematizzazione eutimiana. In questo periodo, il centro principale dell’attività letteraria nei pressi della capitale bulgara è rappresentato dal monastero di Kilifarevo, a sud di Tărnovo e fondato verso il 1351 da Teodosio, maestro di Eutimio. Dal punto di vista poetico-ideologico, la caratteristica essenziale della ‘scuola letteraria di Tărnovo’ – nell’accezione ristretta, come in quella ampia – è la sua stretta connessione con la dottrina esicasta, diffusa nei Balcani da Gregorio Sinaita a partire dagli anni ’30 del XIV secolo. Un tratto comune ai letterati di Tărnovo è inoltre l’uso di uno stile altamente retorico ed espressivo, noto come ‘intreccio di parole’ (pletenie sloves). Dopo la caduta della capitale bulgara (1393), i conseguimenti della ‘scuola letteraria di Tărnovo’ furono diffusi nella Rus’ dai metropoliti Kiprian e Grigorij Camblak. Bibliografia: Tărnovska knižovna škola, I-VIII, Sofija-Veliko Tărnovo 1974-2007; P.A. Sirku, K istorii ispravlenija knig v Bolgarii v XIV veke, I (1-2), SPb. 1898-1900; A. Alberti, Ivan Aleksandăr (1331-1371). Splendore e tramonto del secondo impero bulgaro, Firenze 2010, pp. 161-166.
Alberti, A. (2023). Tyrnowska szkoła piśmiennicza. Łódz : Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego [10.18778/8331-225-5].
Tyrnowska szkoła piśmiennicza
Alberto alberti
2023
Abstract
Tărnovo (od. Veliko Tărnovo) fu sede di un’intensa attività letteraria fin dai suoi esordi come capitale del secondo impero bulgaro (1186). La maggior parte degli studiosi riserva la definizione di ‘scuola letteraria di Tărnovo’ (tărnovska knižovna škola) all’attività letteraria degli ultimi decenni del XIV secolo, con particolare riferimento agli anni di patriarcato di Eutimio (1375-1393) e alla riforma ortografico-testuale da questi promossa. Da questo punto di vista, il centro principale della ‘scuola letteraria’ è rappresentato dal monastero della Santa Trinità, non lontano da Tărnovo. Nella letteratura scientifica è però diffusa anche un’accezione più ampia del concetto, secondo cui la ‘scuola letteraria di Tărnovo’ comprenderebbe anche l’attività dei letterati precedenti (nella maggior parte dei casi anonimi), soprattutto quelli che operarono durante il lungo regno di Ivan Aleksandăr (1331-1371) e che posero le basi per la successiva sistematizzazione eutimiana. In questo periodo, il centro principale dell’attività letteraria nei pressi della capitale bulgara è rappresentato dal monastero di Kilifarevo, a sud di Tărnovo e fondato verso il 1351 da Teodosio, maestro di Eutimio. Dal punto di vista poetico-ideologico, la caratteristica essenziale della ‘scuola letteraria di Tărnovo’ – nell’accezione ristretta, come in quella ampia – è la sua stretta connessione con la dottrina esicasta, diffusa nei Balcani da Gregorio Sinaita a partire dagli anni ’30 del XIV secolo. Un tratto comune ai letterati di Tărnovo è inoltre l’uso di uno stile altamente retorico ed espressivo, noto come ‘intreccio di parole’ (pletenie sloves). Dopo la caduta della capitale bulgara (1393), i conseguimenti della ‘scuola letteraria di Tărnovo’ furono diffusi nella Rus’ dai metropoliti Kiprian e Grigorij Camblak. Bibliografia: Tărnovska knižovna škola, I-VIII, Sofija-Veliko Tărnovo 1974-2007; P.A. Sirku, K istorii ispravlenija knig v Bolgarii v XIV veke, I (1-2), SPb. 1898-1900; A. Alberti, Ivan Aleksandăr (1331-1371). Splendore e tramonto del secondo impero bulgaro, Firenze 2010, pp. 161-166.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


