Il Discorso contro la recente eresia di Bogomil di Kozma Prezviter fu verosimilmente composto a Preslav verso la fine del X secolo (“ai tempi dell’imperatore ortodosso Petăr”, si legge nel Discorso stesso); come tale, esso rappresenta una fonte di primaria importanza per la ricostruzione della vita sociale del primo impero bulgaro, oltre che, naturalmente, per lo studio dell’eresia bogomila, il cui nome compare nelle fonti proprio a partire dal regno di Petăr (927-969), e che nei secoli successivi guadagnerà grande diffusione nei Balcani. L’eco dell’eresia bogomila giungerà anche a Bisanzio, come mostrano gli espliciti anatemi contenuti in alcuni codici greci (che vanno così ad aggiungersi al noto Synodikon dello zar Boril (†dopo il 1218), composto a Tărnovo nel 1211 in occasione di un concilio antiereticale). L’opera del presbitero Kozma si compone di due parti: la prima, di carattere apologetico-polemico, è direttamente rivolta contro la dottrina del ‘pope Bogomil’, mentre la seconda parte è di natura edificante e riguarda la condotta di monaci e chierici, con tratti che la avvicinano al genere omiletico. Il Discorso ci è pervenuto in 25 testimoni dei secc. XV-XIX (senza contare le numerose epitomi, diffuse già a partire dal XIII secolo). Tra le opere successive che rivelerebbero l’influenza del Discorso si può menzionare, in ambito slavo-orientale, la Supplica di Daniil Zatočnik (XIII secolo). Bibliografia: A. Vaillant, Le traîté contre les bogomiles de Cosmas le Prêtre. Traduction et étude par H.C. Puech et A. Vaillant, Paris 1945; Ju. Begunov, Kozma Prezviter v slavjanskich literaturach, Sofija 1973; A. Rigo, Monaci esicasti e monaci bogomili. Le accuse di messalianismo e bogomilismo rivolte agli esicasti ed il problema dei rapporti tra esicasmo e bogomilismo, Firenze 1989.
Alberti, A. (2023). Traktat przeciw bogomiłom. Łódz : Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego [10.18778/8331-225-5].
Traktat przeciw bogomiłom
Alberto alberti
2023
Abstract
Il Discorso contro la recente eresia di Bogomil di Kozma Prezviter fu verosimilmente composto a Preslav verso la fine del X secolo (“ai tempi dell’imperatore ortodosso Petăr”, si legge nel Discorso stesso); come tale, esso rappresenta una fonte di primaria importanza per la ricostruzione della vita sociale del primo impero bulgaro, oltre che, naturalmente, per lo studio dell’eresia bogomila, il cui nome compare nelle fonti proprio a partire dal regno di Petăr (927-969), e che nei secoli successivi guadagnerà grande diffusione nei Balcani. L’eco dell’eresia bogomila giungerà anche a Bisanzio, come mostrano gli espliciti anatemi contenuti in alcuni codici greci (che vanno così ad aggiungersi al noto Synodikon dello zar Boril (†dopo il 1218), composto a Tărnovo nel 1211 in occasione di un concilio antiereticale). L’opera del presbitero Kozma si compone di due parti: la prima, di carattere apologetico-polemico, è direttamente rivolta contro la dottrina del ‘pope Bogomil’, mentre la seconda parte è di natura edificante e riguarda la condotta di monaci e chierici, con tratti che la avvicinano al genere omiletico. Il Discorso ci è pervenuto in 25 testimoni dei secc. XV-XIX (senza contare le numerose epitomi, diffuse già a partire dal XIII secolo). Tra le opere successive che rivelerebbero l’influenza del Discorso si può menzionare, in ambito slavo-orientale, la Supplica di Daniil Zatočnik (XIII secolo). Bibliografia: A. Vaillant, Le traîté contre les bogomiles de Cosmas le Prêtre. Traduction et étude par H.C. Puech et A. Vaillant, Paris 1945; Ju. Begunov, Kozma Prezviter v slavjanskich literaturach, Sofija 1973; A. Rigo, Monaci esicasti e monaci bogomili. Le accuse di messalianismo e bogomilismo rivolte agli esicasti ed il problema dei rapporti tra esicasmo e bogomilismo, Firenze 1989.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


