La Scala Paradisi (gr. Kλῖμαξ sl. Lestvica) è un componimento ascetico risalente alla prima metà del VII secolo. Il suo autore, Giovanni Climaco (gr. Ἰωάννης τῆς Kλίμακος, sl. Joan Lestvičnik), eremita in una grotta nei pressi del monastero di Raithu sul Sinai è noto anche come Giovanni Scolastico o Giovanni Sinaita. La Scala Paradisi, esplicitamente rivolta al perfezionamento spirituale dei monaci, si compone di 30 capitoli, o ‘gradini’ (23 riguardanti i peccati e 7 le virtù), e conobbe un’enorme diffusione nel medioevo. La più antica versione slava conservatasi compare in un codice slavo-orientale del XII secolo (GPB, Rum.198), ma le sue caratteristiche linguistiche portano gli studiosi a ritenere che la traduzione risalga ai tempi del primo impero bulgaro (X sec.). L’opera godette di grande popolarità nel monachesimo balcanico di impronta esicasta (XIV sec.). Particolare diffusione nella Rus’ ebbe la versione del metropolita Kiprian, effettuata nel monastero costantinopolitano di Studion nel 1383 e conservatasi nel ms. GPB, MDA 152 (consultabile on-line: ). Bibliografia: Giovanni Climaco, La scala del Paradiso, a cura di C. Riggi, Roma 1989; G.M. Prochorov, Kelejnaja isichastskaja literatura (Ioann Lestvičnik, Isaak Sirin, Simeon Novyj Bogoslov, Grigorij Sinait) v biblioteke Troice-Sergevoj lavry s XIV po XVII v., “Trudy Otdela Drevnerusskoj Literatury”, XXVIII, 1974, pp. 317-324; T. Mostrova, Kăm voprosa za Lestvicata (na Joan Sinajski) v slavjanskata răkopisna tradicija, “Palaeobulgarica” 1991, 3, pp. 70-90.
Alberti, A. (2023). Jan Klimak. Łódz : Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego [10.18778/8331-225-5].
Jan Klimak
Alberto alberti
2023
Abstract
La Scala Paradisi (gr. Kλῖμαξ sl. Lestvica) è un componimento ascetico risalente alla prima metà del VII secolo. Il suo autore, Giovanni Climaco (gr. Ἰωάννης τῆς Kλίμακος, sl. Joan Lestvičnik), eremita in una grotta nei pressi del monastero di Raithu sul Sinai è noto anche come Giovanni Scolastico o Giovanni Sinaita. La Scala Paradisi, esplicitamente rivolta al perfezionamento spirituale dei monaci, si compone di 30 capitoli, o ‘gradini’ (23 riguardanti i peccati e 7 le virtù), e conobbe un’enorme diffusione nel medioevo. La più antica versione slava conservatasi compare in un codice slavo-orientale del XII secolo (GPB, Rum.198), ma le sue caratteristiche linguistiche portano gli studiosi a ritenere che la traduzione risalga ai tempi del primo impero bulgaro (X sec.). L’opera godette di grande popolarità nel monachesimo balcanico di impronta esicasta (XIV sec.). Particolare diffusione nella Rus’ ebbe la versione del metropolita Kiprian, effettuata nel monastero costantinopolitano di Studion nel 1383 e conservatasi nel ms. GPB, MDA 152 (consultabile on-line: ). Bibliografia: Giovanni Climaco, La scala del Paradiso, a cura di C. Riggi, Roma 1989; G.M. Prochorov, Kelejnaja isichastskaja literatura (Ioann Lestvičnik, Isaak Sirin, Simeon Novyj Bogoslov, Grigorij Sinait) v biblioteke Troice-Sergevoj lavry s XIV po XVII v., “Trudy Otdela Drevnerusskoj Literatury”, XXVIII, 1974, pp. 317-324; T. Mostrova, Kăm voprosa za Lestvicata (na Joan Sinajski) v slavjanskata răkopisna tradicija, “Palaeobulgarica” 1991, 3, pp. 70-90.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


